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Cronaca Taormina

Complesso Le Rocce di Taormina, dopo il mecenate Presti si fa avanti anche un imprenditore spagnolo

Slittano i termini per le manifestazioni di interesse per le difficoltà ad effettuare un sopralluogo nell’area abbandonata ormai da oltre mezzo secolo da parte di una società interessata. Chiusa la prima fase, si procederà all'istituzione di una commissione a cui parteciperanno anche Comune di Taormina, Soprintendenza e l’ente gestore della riserva di Isolabella

Prorogati i termini per la manifestazione di interesse per il villaggio turistico Le Rocce di Taormina. Occorreranno quasi due settimane prima di chiudere le procedure di ricevimento delle proposte alla Città metropolitana che ha indetto la manifestazione per procedere poi alla vendita o alla valorizzazione del prezioso bene.

Lo slittamento è legato alla richiesta di una proroga da parte di un imprenditore interessato che ha avuto difficoltà ad effettuare un sopralluogo nell’area abbandonata ormai da oltre mezzo secolo.

Cinque le manifestazioni di interesse già pervenute per lo spettacolare poggio di Capo Mazzarò, di grande attrattiva negli anni ’60.

Oltre quella annunciata pubblicamente dal mecenate di Fiumara d’arte, Antonio Presti, che già nel 2016  ottenne dalla Città metropolitana l’affidamento in comodato d’uso annullato poi dal Cga in seguito ad alcuni ricorsi, si è fatta avanti anche una società spagnola con interessi alberghieri a Taormina.

Nelle intenzioni di Presti, l'ex villaggio turistico con il comodato di 99 anni alla Fondazione Fiumara d’Arte, poteva diventare centro di un percorso di valorizzazione con la creazione del Museo della bioarchitettura, che avrebbe coinvolto i maggiori artisti, architetti e ingegneri europei over 35.

Oggi ripropone quel progetto. “Un gesto di coerenza – spiega il mecenate a MessinaToday – di impegno civile, così come nello spirito della mia Fondazione. Ho dimostrato la coerenza e la validità del progetto senza neanche opporci al ricorso del Cga. Oggi confermo oggi più che mai questo impegno con le università e le accademie nazionali per creare un processo innovativo e di consegna di conoscenza. L'obiettivo è proteggere questo luogo da eventuali speculazione e consegnarlo al futuro come bene comune”. 

Nella volontà di Presti, anche quella di lasciare in eredità alle associazioni di ragazzi down la gestione della struttura.

Gli uffici di Palazzo dei Leoni sono intanto al lavoro. Chiusa la fase delle manifestazioni di interesse sarà costituita una commissione, a cui parteciperanno anche Comune di Taormina, Soprintendenza ai Beni culturali nonché l’ente gestore della riserva di Isolabella. Si tratta degli enti che gestiscono i vincoli culturali e paesaggistici nella zona e che dovrebbe dare indicazioni alla città metropolitana sull’operatore che presentarà offerta e progetto adeguato ai luoghi.

L'ex provincia cercherà di privilegiare la possibilità di vendere ma non è esclusa la concessione.

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