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Cronaca

C'è un terzo indagato per la morte del nostromo Puleo: "Sul traghetto Elio già un incidente simile nel 2020"

Il pm Roberto Conte ha firmato l'avviso di conclusione indagini sulla tragica fine del marittimo avvenuta nel febbraio 2021. Sotto inchiesta anche l'armatore Luigi Genchi insieme al comandante Giuseppe Cama e della stessa Caronte & Tourist. I legali della famiglia: "Si poteva evitare"

A quasi un anno e mezzo di distanza si sono conclusi gli accertamenti della Procura sulla morte di Gaetano Puleo, il nostromo vittima di un incidente il 24 febbraio 2021, durante le fasi di ormeggio del traghetto "Elio" di Caronte & Tourist. Il pm Roberto Conte ha firmato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, chiesto a gran voce dai parenti dello sfortunato marittimo, protagonisti di un sit-in davanti il tribunale lo scorso aprile

E sulla vicenda spunta un nuovo indagato. Al capitano del traghetto Elio, Giuseppe Cama, e alla stessa Caronte&Tourist, si aggiunge Luigi Genchi in qualità di armatore e di datore di lavoro. Gli inquirenti fanno riferimento alla mancata osservanza si legge nel documento di chiusura indagini - delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e l'omessa valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori marittimi, in particolare i rischi presenti nelle operazioni di ormeggio.

Ma la Procura, come sottolineato in un comunicato stampa dai legali della famiglia Puleo, Claudio Calabrò e Francesco Rizzo, accende i riflettori anche su un incidente simile a quello costato la vita a Puleo avvenuto nel settembre 2020 sempre sul traghetto Elio. Incidente, come precisano gli inquirenti, su cui non erano stati informati né armatore e né rappresentante della sicurezza. "Gli elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari - precisano gli avvocati Calabrò e Rizzo - trovano riscontro e corroborano quanto emerso dalle investigazioni difensive, ovvero la presunta sussistenza di plurime violazioni dele norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro consistenti in omissioni e mancate valutazioni dei rischi presenti nelle operazioni di ormeggio della nave traghetto Elio".

Secondo i legali l'incidente costato la vita al nostromo si sarebbe potuto evitare. "Tale compendio probatorio - spiegano nella nota diffusa alla stampa - oltre agli ulteriori elementi di indagine il cui riserbo ci è attualmente imposto, ci inducono ad affermare tristemente e nel rispetto delle garanzie difensive, che il sacrificio del nostromo Gaetano Puleo, il quale ha sempre prestato la propria attività lavorativa con la massima dedizione presso la società Caronte&Tourist Spa, si sarebbe potuto evitare. Al di là delle contestazioni formulate dal Pm procedente e delle responsabilità individuali, le quali è bene sottolinearlo, saranno sottoposte al vaglio di un giudice terzo, emerge allarmante il tema generale della vigilanza e del controllo, da parte degli Organi preposti e della tutela dei lavoratori marittimi e della stessa utenza dei servizi di navigazione".

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