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Cronaca

Banconote false, il Consorzio autostrade si avvale sui casellanti: è scontro

Immediata la levata di scudi delle organizzazioni sindacali che minacciano anche denunce per appropriazione indebita

Oltre al danno pure la beffa. Dopo essere state raggirati da automobilisti disonesti, i casellanti del Consorzio autostrade siciliane si sono visti decurtare i soldi dallo stipendio. Con una aggravante: tra gli addebiti risultano imputate anche somme relativi agli incassi autostradali risalenti a mensilità dell’anno 2018.

Immediata la levata di scudi delle organizzazioni sindacali che hanno annunciato iniziative di lotta.

I sindacati Filt Cgil, Ultrasporti, Cub Trasporti, Sla Cisal e Lata  hanno già scritto ai vertici del Consorzio contestando il corrispettivo trattenuto dalla busta paga di ciascun dipendente coinvolto.

Il sindacato ne ha fatto sia una questione di metodo che di principio. "E’ superfluo evidenziare come a distanza di cinque anni tale procedura presenti dubbi di legittimità e non consenta al lavoratore neppure le dovute verifiche a riscontro di quanto eventualmente vada ad esso imputato – si legge nella nota – Appare inoltre paradossale come a fronte del recupero, tardivo, di tali somme risulti ancora senza risposta la richiesta, più volte inoltrata formalmente da queste organizzazioni sindacali, del pagamento dei premio pedaggio contrattualmente previsti che dal 2018 l’ente omette di riconoscere al personale Ate”.

I sindacalisti ricordano anche che “gli addebiti agli Ate vengono effettuati in contemporanea con il primo pedaggio di ogni anno”.

“Eventuali trattenute – avvisano – senza il corrispondente pagamento premio pedaggio ci costringerebbe a presentare denunce per appropriazione indebita”.

Ma non è l’unica rogna che il “rinnovato” consorzio dovrà affrontare con i sindacati che oggi hanno scritto al Consiglio di amministrazione dandogli il benvenuto, auspicando una urgente ripresa del confronto sindacale interrotto nella seconda metà del 2022.

Sempre sul fronte del personale Ate, si contesta l’imposizione di giornate di ferie non richieste dai lavoratori, così come trasferimenti di turni per gli esattori definiti “illegittimi”.

Le stesse organizzazioni ravvisano poi profili di illegittimità anche per l’assegnazione del ruolo di responsabile della gestione del settore esazione. “Sotto il profilo etico e normatvo – segnalano riscontriamo l’incompatibilità dei ruoli apicali aziendali con le contestuali cariche sindacali rivestite”.

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