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Cronaca

Concorso truccato a Farmacia, sconto di pena in Appello per l'ex preside Bisignano

Tutto nasce dall'operazione Pacta Servanda Sunt della guardia di finanza scattata nel 2013

Emessa la sentenza della Corte d'Appello sul concorso per un posto di ricercatore alla facoltà di Farmacia dell'università di Messina, pilotato secondo le indagini della Procura.

Sono stati inflitti 6 anni e 8 mesi a Giuseppe Bisignano, ex preside della Facoltà dimessosi subito dopo l'inizio dell'inchiesta. Condannato a 6 anni Giuseppe Teti, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica mentre 2 anni e 9 mesi sono stati inflitti a Cesare Grillo,  gestore dell’economato del dipartimento di Farmacia. A Maria Chiara Aversa, già  delegata del rettore, 1 anno e 6 mesi. Risulta, invece, assolto Giuseppe Nicoletti, professore all’Università di Catania.

Il professor Bisignano è stato poi assolto dall’accusa di peculato e false fatturazioni per il caso dell’ammanco dalle casse dell’economato.

Tutto nasce dall'operazione Pacta Servanda Sunt della guardia di finanza scattata nel 2013 . I finanzieri avevano fatto luce sul presunto concorso truccato e sugli ammanchi di cassa dal fondo economale.  A vario titolo erano contestati i reati di peculato, concussione, abuso d’ufficio e falso.

Ad aprile 2018 la sentenza di primo grado aveva condannato Bisignano a 7 anni mentre 6 anni erano stati decisi per il professore Giuseppe Teti e 4 anni per Cesare Grillo, all’epoca gestore dell’economato del dipartimento di Farmacia. Un anno e sei mesi erano stati inflitti a  Maria Chiara Aversa. 

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