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Cronaca

Volantinaggio di Addiopizzo, la Cassazione respinge ricorso di Francesco Molonia

Il Capo Vara dovrà versare anche 3.500 euro di risarcimento al gruppo messinese per quanto avvenuto il 14 agosto 2012 oltre a subire la conferma della condanna in Appello

E' stato dichiarato inammissibile il ricorso in Cassazione di Francesco Molonia condannato al pagamento di 3500 euro alla Parte civile Addio Pizzo Messina rappresentata presso la Suprema Corte da Andrea Sallusti. I fatti risalgono al 14 agosto 2012. E' divenuta definitiva la condanna a 5 anni della Corte di Appello di Messina che aveva dichiarato Molonia, Capo Vara, responsabile di violenza privata e danneggiamento in concorso con Francesco Celona per avere costretto gli esponenti di Addio Pizzo Messina, Enrico Pistorino e Chiara Pistorino a interrompere l'attività di volantinaggio che avevano in corso e per aver distrutto, strappandolo di mano, un volantino raffigurante la Vara con lo scritto "Maria libera Messina dal Pizzo e dalla Mafia". Molonia è stato assistito dal legale Giovanbattista Freni. La sentenza della Quinta sezione penale della Cassazione è stata espressa dal presidente Rossella Catena con relatore Giuseppe Ricciardi, l'udienza si era tenuta il 27 gennaio scorso. Il sostituto procuratore Giovanni Di Leo aveva richiesto l'inammissibilità del ricorso. Secondo la Cassazione: "Esclusa l'ammissibilità va al contrario evidenziato che la sentenza impugnata ha fornito logica e coerente motivazione in ordine alla ricostruzione dei fatti". 

L'avvocato Olga Cancellieri del direttivo di AddioPizzo Messina dichiara: "Siamo molto soddisfatti della decisione della Cassazione che ci dà pienamente ragione, fu un abuso quello di fermare il volantinaggio che conferma la nostra posizione nell'attività a contrasto del racket e della mafia". 

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