Consorzio autostrade, incentivi indebiti: i dirigenti Sceusa e Frisone dovranno restituire un milione e 115 mila euro
La posizione dei due dirigenti è stata valutata separatamente dalla Corte dei Conti, nonostante il procedimento penale ancora in corso, in funzione della loro qualifica
Un milione di euro e 115 mila euro. Sono le somme che dovranno restituire rispettivamente Gaspare Sceusa e Letterio Frisone al Consorzio autostrade siciliane.
Lo ha deciso la Corte dei Conti che ha condannato i due dirigenti del Consorzio (Frisone è in pensione e Sceusa ancora in servizio) per gli incentivi progettuali percepiti dal 2012 nonostante il contratto dei dirigenti preveda l’omncomprensività.
La questione incentivi è oggetto di un processo ancora pendente che riguarda 52 dipendenti. La prossima udienza al tribunale di Messina si svolgerà il prossimo 9 luglio.
La posizione di Sceusa e Frisone è stata valutata separatamente dalla Corte dei Conti, nonostante il procedimento penale ancora in corso, proprio in funzione della loro qualifica dirigenziale. Al processo risulta costituito parte civile il Consorzio autostrade.