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Cronaca

Disco verde dal ministero degli Interni ai conti dell'ex Provincia, in ballo il contributo sul consuntivo 2020

L'ente non ha ancora definito la chiusura contabile dell'anno scorso e rischiava di bloccare tutti i servizi, da Roma sono giunte notizie positive. Il sindaco De Luca aveva posto tre quesiti alla Corte dei Conti

Disco verde dal ministero degli Interni sul Conto consuntivo 2020 della Città Metropolitana, il mancato adempimento rischiava di bloccare i servizi dell'ente di Corso Cavour. In ballo il contributo della legge 160 del 2019 a parziale ristoro del concorso alla finanza pubblica per i parametri di deficit strutturale dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane come Messina.

"Il contributo (90 milioni di euro in totale) - si legge nella nota del ministero - unitamente a quello originario è versato dall'anno 2021, ciascun ente beneficiario accerta in entrata la somma relativa al contributo attribuito e impegna in spesa il concorso alla finanza pubblica secondo l'articolo 1, comma 418, della legge 190 del 2014". I dubbi per la definitiva approvazione nascevano proprio dalla possibilità di inserire le somme previste. Inoltre la Corte dei Conti nella Camera di Consiglio del 20 ottobre scorso aveva risposto alla nota del 15 luglio scorso trasmessa proprio dal sindaco metropolitano De Luca sui tre quesiti posti relativi al contributo, le disposizioni in materia di controlli sull'ente strutturalmente deficiario e gli effetti sui contratti stipulati, interrogativi ammessi dai giudici contabili.

"Ciò posto - evidenzia la Corte dei Conti - sulla base dei parametri normativi e giurisprudenziali sopra richiamati, il Collegio ritiene la richiesta di parere proposta dal Sindaco metropolitano di Messina ammissibile in quanto i quesiti rientrano pienamente nella materia della contabilità pubblica e sono formulati in termini generali ed astratti; il Collegio, tuttavia, precisa che la decisione in ordine alle modalità di applicazione in concreto delle norme de quibus ricade nella esclusiva competenza e responsabilità dell’istituzione locale, che potrà orientare la sua decisione nell’esercizio delle potestà discrezionali riconosciute ai fini dello svolgimento dell’attività amministrativa, sulla scorta delle conclusioni riconducibili a principi di generalità e astrattezza contenute nel presente parere". 

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