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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

Recinta un'ampia area sotto il ponte ferroviario per farne un deposito di animali e rifiuti pericolosi, scatta il sequestro

L'intervento della Polfer a Barcellona Pozzo di Gotto dopo gli accertamenti avviati a marzo scorso. Indagato un italiano di 64 anni del posto che aveva chiuso le campate con una recinzione e un cancello per poi sfruttarne gli spazi come deposito

Tre indagati, 3.181 persone controllate, 24 treni presenziati, 268 pattuglie impegnate nei servizi di vigilanza in stazione, a bordo treno e lungo la linea ferroviaria: è questo il bilancio dell’attività di controllo svolta nell’ultima settimana dalla Polizia ferroviaria in tutta la Sicilia.

In particolare, la Polfer oltre tre denunce a Palermo (una per maltrattamenti ai danni della propria convivente, un'altra per gestione illecita di un’attività di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi e un'altra acora a un 21enne che ha minacciato il capotreno) è intervenuta a Barcellona Pozzo di Gotto.

L'intervento in esecuzione di un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal locale tribunale e scaturita da indagini avviate nei mesi scorsi, ha sottoposto a sequestro l’area sottostante le campate tra le pile 13 e 19 del ponte ferroviario “Borraccio”, di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, che era stata abusivamente recintata e adibita a deposito di materiali pericolosi e non, nonché a ricovero di animali.

Gli accertamenti avviati nel mese di marzo scorso avevano portato ad indagare un italiano di 64 anni del posto che aveva chiuso le campate con una recinzione e un cancello per poi sfruttarne gli spazi come deposito di materiale di diverso tipo, tra cui travetti di calcestruzzo, materiale ferroso e  di plastica, rottami di automezzi e motoveicoli, elettrodomestici vari e fusti metallici, il tutto senza alcun tipo di differenziazione  o accorgimenti per isolare il suolo al fine di prevenire l’inquinamento delle falde acquifere. Su una porzione dell’area, il sessantaquattrenne aveva ricavato dei recinti per il ricovero di animali che però, all’atto degli accertamenti, non sono stati trovati.

All’uomo, indagato per i reati di occupazione abusiva di terreni e attività di gestione di rifiuti non autorizzata, è stato più volte intimato di ripristinare lo stato dei luoghi. Ora l’area, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata sequestrata dalla Polizia ferroviaria al fine di evitare la prosecuzione e l’aggravamento dei reati.

Non è mancata l’attività di prossimità che da sempre caratterizza l’operato delle donne e degli uomini della Polfer, con il rintraccio, nelle stazioni di Agrigento, Messina e Palermo, di 8 minori di varia nazionalità che avevano fatto perdere le proprie tracce, allontanandosi dalle comunità cui erano stati assegnati. Tutti i ragazzi, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati riaffidati alle comunità di provenienza.

A Palermo, gli agenti hanno rintracciato la proprietaria di uno zainetto rinvenuto a bordo di un treno regionale proveniente da Messina, contenente oltre a vari effetti personali, tra cui un cellulare, diversi documenti e carte di credito nonché la somma in contanti di 450 Euro.

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