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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid e assembramenti, allarme dei bancari: “Clienti esasperati e dipendenti a rischio, ordinanza discutibile”

Sindacati preoccupati per le nuove misure. “ Il passaggio in zona rossa sta esasperando le condizioni dei cittadini, imprenditori e privati”. Chiesti maggiori controlli

Assembramenti dentro e fuori le banche, carichi di lavoro spaventosi, clienti esasperati che inveiscono contro chi lavora o che si sentono male e devono essere portati in ospedale.

E’ un quadro a tinte fosche quello che denunciano i segretari di Fabi, Massimo Pellegrino, di First-Cisl, Antonio Spignolo, Fisac- Cgil, Marcella Magistro, Uilca, Ivan Tripodi e di Unisin, Franco Staiti, sugli effetti delle misure legate alla pandemia per la categoria dei lavoratori del credito.

“ Il passaggio di Messina in zona rossa – scrivono i sindacalisti - sta esasperando le condizioni dei cittadini, imprenditori e privati, che, già dal primo giorno, si stanno recando negli Istituti bancari in numeri fortemente superiori alla media per le domande/richieste più svariate. Questo ha creato seri assembramenti fuori e dentro le Filiali”.

Ha scosso il caso ieri mattina di un signore cardiopatico, in fila da ore all'Unicredit di via Garibaldi, colto da malore mentre si trovava in attesa per le operazioni allo sportello.

“Anche se la maggior parte degli Istituti bancari hanno continuato a ricevere la clientela per appuntamento – spiegano i segretari provinciali - i tempi minimi imposti dalle aziende, a volte anche 5 minuti tra un’operazione e l’altra, stanno provocando carichi di lavoro spaventosi, difficili da gestire dalle colleghe e dai colleghi, con una continua lamentela da parte della clientela e una situazione di stress estremo per le lavoratrici e i lavoratori. In una situazione di assembramento, rischioso in questo momento di emergenza Covid, capita anche di assistere a clienti che inveiscono contro chi lavora, che paventano denunce e addirittura può succedere che si sentono male e devono essere condotti in ospedale”.

La preoccupazione è che le misure  previste dal sindaco di Messina possano creare ulteriori disagi.

“Dal prossimo 15 gennaio – scrivono - in base ad una nuova bizzarra e decisamente discutibile ordinanza del sindaco di Messina, ci potrebbe essere un ulteriore inasprimento e le banche, non scordiamoci, svolgendo un lavoro di pubblica utilità, considerato essenziale, saranno ulteriormente investite dalle problematiche relative a casse integrazioni, richieste di finanziamenti garantiti, ecc. ecc. In tal senso, per garantire la sicurezza e la salute di tutte e tutti, e a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, si richiede alle autorità competenti un maggiore controllo nelle aree antistanti le banche che, dovranno comunque mantenere i presidi di sicurezza, implementandoli ove necessita, per consentire una gestione meno caotica degli appuntamenti e per permettere ai colleghi di vivere il lavoro con meno stress e rischio”.

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