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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, solo sette nuovi positivi in Sicilia: nessun morto

Scende ancora la curva dei contagi e zero decessi. Solo 13 le persone nelle terapie intensive. Gli attuali malati sono 1.539. A Messina situazione stabile rispetto a ieri

Solo sette nuovi positivi, meno ricoveri e sempre più guariti. La giornata del liberi tutti (o quasi) parte con buoni auspici in Sicilia. „E' il quarto giorno consecutivo che i contagi sull'Isola sono meno di 10. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 118.859 (+1.433 rispetto a ieri), su 106.277 persone: di queste sono risultate positive 3.395 (+7), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.539 (-16), 1.589 sono guarite (+23) e 267 decedute (0). Degli attuali 1.539 positivi, 150 pazienti (-8) sono ricoverati - di cui 13 in terapia intensiva (0) - mentre 1.389 (-8) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani. 

A Messina situazione stazionaria rispetto a ieri. I dati di oggi non riportano nessuna variazione. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 44 (0 ricoverati, 96 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 50 (6, 109, 11); Catania, 634 (45, 331, 96); Enna, 67 (7, 325, 29); Messina, 299 (44, 205, 56); Palermo, 366 (36, 163, 34); Ragusa, 29 (4, 58, 7); Siracusa, 33 (8, 185, 28); Trapani, 17 (0, 117, 5).

In Sicilia distribuiti oltre 14 milioni di dispositivi

Prosegue, di giorno in giorno, la distribuzione - da parte della Regione Siciliana - di dispositivi di protezione individuale e apparecchi sanitari. Dal primo marzo a ieri,  sono stati consegnati - a strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, Prefetture, Forze dell'Ordine, Esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti – oltre 14 milioni e mezzo di pezzi.

In particolare, attraverso la Protezione civile della presidenza della Regionesono, stati distribuiti: quasi nove milioni di mascherine (chirurgiche, ffp2, Ffp3 e M95); tre milioni e ottocentomila guanti; un milione e trecentomila dispositivi tra camici, calzari, tute e cuffie. Tra gli altri materiali distribuiti anche 53mila tra occhiali e visiere, oltre 373 mila tamponi e kit diagnostici e 60 mila apparecchi sanitari. I dpi e il materiale consegnato proviene da acquisti diretti della Regione e della Protezione civile nazionale, oltre che da donazioni di privati.

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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