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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Approvato dal governo il nuovo decreto Covid, coprifuoco resta alle 22: parziale retromarcia sulle scuole

Le misure di prevenzione dal contagio diventano legge: cosa cambia per ristoranti, sport, spettacoli, visite e istituti scolastici

Sarà mantenuto almeno fino al primo giugno il coprifuoco alle 22. Dopo maggio potrebbe essere valutata, dopo un'ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23. E' quanto stabilito dal governo Draghi che ha approvato il nuovo decreto. Sul 'nodo' dell'orario il comitato tecnico scientifico ha precisato che il limite del coprifuoco alle 22 non sarebbe venuta da un'indicazione del Cts "mai consultato su questo specifico aspetto che - si sottolinea nel Cts - è sempre stata una decisione politica". Il prolungamento di un'ora sarebbe stato necesario in vista della riapertura, anche a cena, dei ristoranti all'aperto. Ma al momento nell'esecutivo sembra prevalere la linea della prudenza. Nella bozza di decreto circolata ieri non vi era alcun riferimento esplicito. 

Misure covid, approvato il nuovo decreto

I provvedimenti:

Coprifuoco: resta vietato spostarsi da casa dalle 22 alle 5 del mattino fino al 1 giugno

Ristoranti: sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso dal primo giugno. Già da lunedì 26 aprile in zona gialla i ristoranti all'aperto potranno restare aperti a pranzo e cena.

Sport: da lunedì 26 aprile sì al calcetto, il 15 maggio riaprono le piscine all'aperto, il primo giugno le palestre.

Spettacoli: da lunedì 26 aprile riaprono cinema e teatri, dal primo giugno gli stadi e palasport

Resta il coprifuoco alle 22, tornano le zone gialle, si allargano le visite. L'articolo 1 del 'decreto riaperture' prevede il ripristino della disciplina delle zone gialle così come la possibilità di spostarsi tra le regioni in fascia di rischio gialla e bianca. Gli spostamenti verso le zone arancioni o rosse saranno consentiti con le cosiddette 'autocertificazioni verdi', ossia quelle comprovanti "lo stato di avvenuta vaccinazione o guarigione" dall'infezione dal Covid, o "l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo". Il green pass per viaggiare ha validità di: sei mesi per i vaccinati, sei mesi per i guariti, 48 ore con tampone negativo. Occhio a non sgarrare: si rischia il carcere. L'apparato sanzionatorio del decreto riaperture prevede il carcere per una serie di reati in cui incorre chi manomette o falsifica o abusa delle possibilità consentite dalla certificazione verde. Sale a quattro il limite delle persone che potranno andare in visita ad amici e parenti nelle regioni gialle e arancioni. Mentre restano vietate nelle zone rosse.  Riaprono i cinema e dal 1 giugno palestre e stadi Dal 26 aprile 2021 in zona gialla ristoranti all'aperto aperti pranzo e cena (fino alle 22). Nessun limite di orario per i clienti dei ristoranti di alberghi e altre strutture ricettive. Dal 1 giugno in zona gialla ristoranti anche al chiuso dalle ore 5:00 e fino alle ore 18:00

Tra le attività consentite dal nuovo decreto ci sono quelle dei centri sportivi. Pertanto dal 15 maggio riaprono le piscine all'aperto nelle zone gialle, dal primo giugno le palestre. Già dal 26 aprile nelle zone gialle sarà consentita l'attività sportiva anche di squadra e di contatto come il calcetto e il basket. Riaprono dal prossimo 26 aprile anche cinema e teatri ma al 50 per cento della capienza, fino a 1.000 spettatori all'aperto e 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi. Ovviamente solo in zona gialla. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde. Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso. Dal primo luglio 2021 la bozza del nuovo decreto prevede la riapertura, sempre e solo in zona gialla delle attività dei centri termali, dei parchi tematici e dei parchi divertimento nel rispetto dei protocolli anti Covid.  Parziale retromarcia sulle scuole: riapriranno sì ma ci sono alcune concessioni agli amnistratori locali. In zona rossa le scuole superiori saranno aperte almeno al 50% mentre in tutte le altre fasce di rischio dovrà essere assicurata la didattica in presenza solo "ad almeno il 60% della popolazione studentesca".

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