rotate-mobile
Cronaca Centro / Viale della Libertà

La notte di fuoco di sindaco e polizia agli imbarcaderi: denunciate 10 persone. Ma all'alba altre 110 vetture in arrivo

Su 26 auto sbarcate tre sono state bloccate per irregolarità . Ma l'esodo non si ferma: a Villa San Giovanni attendono di traghettare centinaia tra auto e camper. De Luca: "Banca dati per mappare i passeggeri, altrimenti non si passa"

La lunga notte di controlli agli imbarcaderi privati della rada San Francesco ha portato alla denuncia di 10 persone, incapaci di giustificare il loro viaggio per motivi di necessità.

I controlli alle auto sbarcate a Messina

Appartengono a gruppi diversi fermati a bordo di tre delle 26 vetture complessive che alle 22.30 di ieri sera sono arrivate a Messina con il traghetto Archimede di Caronte & Tourist. Ad attendere lo sbarco c'era, già dal tardo pomeriggio, il sindaco Cateno De Luca pronto ad alzare le barricate affinché non si ripetesse ciò che era già avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 marzo.

Trenta, invece, i pedoni fermati dalla polizia e tutti con regolare autocertificazione.

Fermata ad Acitrezza la Renault 4: francesi e non pendolari messi in quarantena“

Chi è sbarcato si è trovato di fronte il primo cittadino e i flash delle telecamere, insieme a polizia e vigili urbani pronti a controllare scrupolosamente ogni veicolo. E così alla fine sono finiti nei guai gli occupanti di tre auto, in totale 10 persone. 

La prima era in viaggio dalla Slovacchia a Catania, le altre due avevano lasciato la Germania per raggiungere Niscemi e Licata.

VIDEO | Controlli e denunce alla rada San Francesco: i momenti di tensione dopo l'arrivo del traghetto

Ma chi c'era a bordo ha fornito alle forze dell'ordine un'autocertificazione irregolare ed è stato denunciato per violazione dell'articolo 650 del codice penale e delle disposizioni del governo.

"Per me sono in stato di fermo - ha commentato De Luca - e chi ha violato la legge rappresenta il 50% dei non pendolari sbarcati a Messina. Delle 26 vetture controllate solo in 6 c'erano a bordo soggetti in viaggio per motivi diversi da quelli di lavoro. E' l'ennesima dimostrazione che questo sistema non funziona".

Il caso dei 110 veicoli rimasti a Villa San Giovanni

Ma nelle prossime ore è atteso un nuovo sbarco e questa volta i numeri, secondo alcune informazioni raccolte dallo stesso sindaco, dovrebbero essere più alti.

A Villa San Giovanni sarebbero rimaste ferme 110 tra auto e camper che dovrebbero raggiungere Messina già con il traghetto delle 7.

"Ci faremo trovare pronti - ha spiegato il primo cittadino - e replicheremo i controlli fatti fin qui".

Nelle stesse ore una pattuglia dei vigili urbani si è spostata al porto di Tremestieri. Si temeva infatti che potessero esserci a bordo del traghetto alcune auto dirottate nel terminal della zona sud. Ma dalla nave delle 23 sono sbarcati soltanto mezzi pesanti così come consentito e nessuna auto.

De Luca: "Un database per mappare ogni passeggero, altrimenti non si passa"

De Luca proseguirà a vigilare sugli sbarchi almeno fino alle prossime 48 ore.

Il sindaco ha infatti pronta un'ordinanza, in vigore dalle 14 del 26 marzo, con cui obbligherà tutti i passeggeri dei traghetti (pendolari e non) a registrarsi in una banca dati che le autorità dovranno predisporre, così come da lui stesso richiesto.

"Chi entra nel territorio comunale - ha detto De Luca - deve prima essere presente in un database in cui si ha tracciabilità dell'intero percorso effettuato e dei motivi del viaggio. Dovrà comunicare con largo anticipo l'intenzione di attraversare lo Stretto, registrandosi. solo così potrà arrivare in città. Altrimenti non si passa".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La notte di fuoco di sindaco e polizia agli imbarcaderi: denunciate 10 persone. Ma all'alba altre 110 vetture in arrivo

MessinaToday è in caricamento