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Cronaca Lipari

Non ci sono bombole, malata di Covid rischia la vita: il medico del 118 denuncia tutto ai carabinieri

L'odissea di una donna di Lipari che ieri sera è stata ricoverata all'ospedale di Barcellona dopo essere andata in sofferenza per carenza di ossigeno. L'esposto di Nino Grillo

“Ragazzi del 118 siamo angeli sempre. Ma ora basta!”. L’elisoccorso a Lipari si è appena levato in volo per portare in salvo una donna con difficoltà respiratorie. Nino Grillo, medico del 118 e segretario provinciale dello Snami, tira un sospiro di sollievo: “Vola cara signora, per stasera abbiamo sconfitto il covid, la vita vale più di una burocrazia”.

In tasca ha ancora la denuncia presentata qualche ora prima ai carabinieri. Oggetto: nell’isola in cui,  secondo l’ultimo bollettino del sindaco sono 42 i positivi al Coronavirus, di cui quattro ricoverati in condizioni critiche, mancano le bombole dell’ossigeno.

Una di queste 42 persone, una donna di 64 anni, nel fine settimana, ha rischiato la vita. Poteva essere seguita in casa se avesse avuto a disposizione una bombola ma in assenza, su allerta dell’Usca che ha chiamato il 118, è stata caricata sull’ambulanza per essere portata in ospedale nonostante non sia un Covid Hospital. Grazie alla collaborazione del pronto soccorso si è trovata però una stanza protetta e la donna è stata ossigenata. Ieri, dopo una Tac è stata diagnosticata una polmonite da Covid e trasferita con l'elicottero all'ospedale di Barcellona.

La vicenda è ora all’attenzione della procura, destinata a riaccendere i riflettori sulla sanità eoliana, ancora più precaria in piena pandemia. 

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