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Cronaca

Vaccini e durata della pandemia, Giulio Tarro: “Virus politico, impossibile fare previsioni”

Il virologo in diretta facebook con l’infettivologo Mondello e il medico-giornalista Giuseppe Ruggeri. Le risposte alle preoccupazioni sulle interferenze del vaccino con il genoma del ricevente: “Sarebbe più opportuno allargare lo spettro delle persone a cui non è consigliato. La durata? Troppo limitata”

Focus su profilassi vaccinale e terapie domiciliari in diretta facebook col il dottore Lorenzo Mondello, infettivologo messinese che ha messo a punto il protocollo M per le cure domiciliari dei pazienti Covid.

Ospite di questa sedicesima diretta, Giulio Tarro, virologo messinese di fama internazionale, primario emerito all’ospedale Cutugno di Napoli, presentato dal medico-giornalista Giuseppe Ruggeri.

Tanti gli interventi per fare chiarezza su quelle che sono le perplessità più frequenti legati alla pandemia e ai possibili rimedi.

A cominciare dai vaccini che portano sempre con sé una scia di polemiche, in questo caso ancora più accese, sulle possibile interferenze con il genoma del ricevente. Un vero tormentone per i possibili risvolti con la salute, la preoccupazione maggiore è insomma legata alla possibilità di andare incontro a malattie autoimmuni.

Secondo il virologo Tarro sarebbe stato più opportuno allargare lo spettro delle persone a cui il vaccino non è consigliato, non solo dunque alle donne in gravidanza. “Io ho qualche dubbio e lo mantengo per tutti quelli che sono in età fertile – ha detto Tarro – i giovani in particolare perchè tutto sommato non ci sono problemi per quanto riguarda il virus in quanto possono affrontarlo, controllarlo e guarirlo rispetto ad un vaccino che propone aspetti di interferenza con il nostro genoma. I giovani sono dotati di una risposta immunocellulare più valida e funzionale rispetto alla popolazione anziana e tale tipo di ummunità è più stabile nel tempo rispetto a quella umorale”.

E poi: alla luce dei ceppi mutanti ha senso fare il vaccino così come è preparato attualmente? “Effettivamente le modificazioni al virus sono numerose, la 17esima con quella inglese, ma riguardano le proteine accessorie non strutturali, altrimenti avremmo avuto bisogno di un altro vaccino rispetto a quelli studiati. Ricordo anche che ci sono diversi vaccini, russo, cinese…”.

Tarro e Mondello hanno annunciato comunque la loro decisione di vaccinarsi anche se il primo ha con chiarezza affermato che l’efficacia del vaccino è limitata ad un arco temporale molto limitato, come quello di un normale vaccino antinfluenzale. “Credo sia assolutamente necessario – ha spiegato Giulio Tarro - studiare un vaccino in grado di stimolare la risposta non solo immunitaria ma cellulare”.

Tarro ha rassicurato invece sul fatto che – diversamente a quanto circolato negli ultimi  tempi - la persona vaccinata non è contagiosa. Così come non sempre sono contagiosi coloro che risultano positivi al tampone.

Ma quanto durerà questa pandemia? Le previsioni su terza, quarta fase popolano i dibattiti ma è davvero possibile fare una previsione? “E’ un virus politico – ha chiuso sornione Tarro - non dipende dai ricercatori, per cui non è possibile stabilire i tempi”.

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