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Cronaca

Troppi contagi da Covid, il Policlinico in affanno: attività chirurgica solo per le urgenze

L'azienda ospedaliera ha temporaneamente deciso di rimodulare gli interventi "visto il contingente di anestesisti rianimatori assegnati alla degenza terapia intensiva covid", si legge in una nota

Nella provincia con il rischio di positività piùà elevato dell'isola gli ospedali cominciano a prendere precauzioni per garantire assistenza ai pazienti di terapia intensiva affetti da covid. È il caso del Policlinico "G. Martino" di Messina che dopo la denuncia del segretario del Pd Franco De Domenico sulla carenza di posti letto, ha deciso di sospendere temporaneamente l'attività chirurgica destinandola soltanto alle emergenze. A stabilirlo sono stati il direttore sanitario Antonio Levita e il commissario straordinario Giampiero Bonaccorsi in una nota diramata questo pomeriggio in cui si fa appello alla necessità di impiegare il contingente di rianimatori al servizio dei pazienti covid e soltanto per interventi chirurgici non procrastinabili. 

"Vista la rapida evoluzione della emergenza epidemiologica con crescita del numero dei soggetti positivi ma soprattutto del numero dei posti letto occupati nelle aree covid; visto il rapido crescere della richiesta di disponibilità di posti letto di terapia intensiva; visto il contingente di anestesisti rianimatori assegnati alla degenza terapia intensiva covid che non consente ulteriore disponibilità di accoglienza di pazienti positivi; viste le procedure amministrative di ampliamento dell'organico avviate (arruolamento tempo indeterminato, arruolamento tempo determinato, arruolamento Co.Co.Co. con incremento delle ore - nei limiti consentiti -); considerato che è stato avviato percorso di acquisizione di disponibilità di prestazioni aggiuntive per anestesisti-rianimatori tanto per i professionisti della Nostra Azienda che per le Aziende provinciali; nelle more del realizzarsi di quanto posto in essere dovendo immediatamente assumere provvedimenti di riorganizzazione interna al fine di garantire la disponibilità piena dei posti letto di Terapia intensiva per pazienti covid, si procederà come di seguito: 

Riduzione delle attività chirurgica in elezione limitando alle urgenze/emergenze ed ai casi non procrastinabili individuati per classi di priorità dal Direttore UOC Servizio Anestesia; in caso di disponibilità di attività aggiuntiva da parte di professionisti interni e/o esterni tale attività può, anche progressivamente, essere riattivata; all'uopo i Direttori delle UUOO Rianimazione e Servizio Anestesia - come già per le vie brevi - raccoglieranno immediatamente le disponibilità interne.

Gli stessi Direttori, alla luce della riduzione dell'attività operatoria, concorderanno il personale specialistico che dovrà supportare il servizio di anestesia presso la Terapia intensiva COVID, in numero idoneo ad assicurare il fabbisogno aggiuntivo di ricoveri in T.I. COVID, richiesto dall'attuale fase emergenziale". 

"Tale provvedimento ha carattere temporaneo, in funzione dell'evoluzione dell'emergenza potendosi attuare ulteriori azioni di accorpamento di degenze, rimodulazione ulteriore delle attività, nel caso di maggiori bisogni assistenziali. Parimenti in caso adesioni all'attività aggiuntiva potranno essere, mediante tale istituto, attivate ulteriori sedute operatorie in funzione delle disponibilità acquisite". 

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