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Cronaca

Rischio focolaio di coronavirus alll'Irccs Piemonte, sott'accusa le "bolle"

La denuncia della Cisl Fp: "Gli organi competenti intervengano prontamente per valutare l’adeguatezza delle disposizioni"

Rischio focolaio di coronavirus all’Irccs Piemonte. A denunciarlo è la Cisl Fp che tuona ora contro le cosiddette “bolle”. Si tratta delle aree di isolamento previste all’interno dei vari reparti ospedalieri “normali” in cui curare i pazienti ricoverati per patologie diverse, ma risultati positivi al Covid.

Un sistema previsto dalle nuove disposizioni per contenere il diffondersi del virus all’interno degli ospedali e cercare di supplire alla cronica carenza di personale che però sta già creando proteste fra gli addetti ai lavori che lo considerano fallimentare in assenza di rigorose misure di sicurezza nonché di personale sanitario dedicato.

All’Irccs, a pochi giorni dall’apertura della bolla – segnala il sindacato - i pazienti affetti da Covid sarebbero già 11 e sei o sette i lavoratori che si sarebbero positivizzati.

“La Cisl Fp – si legge nella nota - ha immediatamente segnalato la criticità rappresentata dal trasferimento di 5 malati affetti da Covid presso il Reparto bolle Gca, in assenza, a nostro giudizio, delle necessarie misure di prevenzione e sicurezza, nonché di personale sanitario dedicato”.

Il rischio, avverte, è quello di “un grave focolaio pandemico. E’ il caso che gli organi competenti intervengano prontamente per valutare l’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Direzione Sanitaria. Ancora una volta questa sanità gioca con la sicurezza sul logo di lavoro e la salute di numerosi professionisti e gli stessi malati gravi cerebrolesi ricoverati al Piemonte”.

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