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Cronaca

Coronavirus, Lorenzo Mondello alla guida del Centro Covid della Cappellani

L'importante incarico per l’infettivologo, ideatore del protocollo M. In clinica ricoverati 26 pazienti, 12 provenienti dalla casa di riposo Oasi San Francesco. “Si tratta di anziani asintomatici ma con indice elevato di monocitosi. Una scommessa per tutti noi operatori”

E’ il dottore Lorenzo Mondello il responsabile del centro Covid della clinica Cappellani.  Un importante incarico  per l’infettivologo, molto attivo durante tutto il periodo della pandemia attraverso puntuali aggiornamenti e consigli su come curare la virosi. Mondello è stato “pioniere” delle cure domiciliari insistendo sull’importanza della precocità degli interventi terapeutici in caso di infezione. Un battage attraverso anche il suo profilo social che è diventato virale in tutta Italia con ottimi riscontri e battezzato “Protocollo M”.

Il neo direttore del centro Covid della Cappellani ha attualmente in cura 26 pazienti ancora positivi al Coronavirus, 12 di questi provengono dalla Casa di riposo “Oasi San Francesco”.

Si tratta sostanzialmente di ricoverati in buone condizioni e senza sintomi ma che presentano un indice elevato di monocitosi, “che – spiega il dottore Mondello – attesta come il virus si sia diffuso nei tessuti e continua quindi ad  interagire con l’organismo. Pertanto saranno sottoposti a cure fino alla completa negativizzazione”.

Mondello valuta con attenzione i dati diffusi giornalmente dalla Regione e dal ministero alla Salute sulla pandemia. Dalle sue elaborazioni emerge che in atto il numero dei ricoveri ordinari in Sicilia è pari a 266 contro i 652 del mese di ottobre. L'indice percentuale dei ricoveri ordinari è sceso dunque da 4,44 a 0,45 per cento mentre per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva si è passati dai 103 del mese di ottobre (pari allo 0,70 per cento) ai 71 dall'1 novembre ad oggi (0,12 per cento).

“Dati confortanti - spiega il dottore Mondello - che attestano l'efficacia delle cure domiciliari. Il Covid va curato precocemente al domicilio del paziente, evitando in tutti i modi e quando è possibile il ricovero ospedaliero. Alla Cappellani, in atto, spostiamo le cure domiciliari di questi anziani in un luogo protetto dove abbiamo la possibilità di un monitoraggio continuo affiancati da personale altamente specializzato. Vista l'età media dei pazienti, diventa una scommessa per tutti noi operatori”.

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