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Cronaca

Caso di Coronavirus al Neurolesi, la Uil: “Tamponi subito a tutti e quarantene”

Il sindacato scrive anche al prefetto e al sindaco dopo la scoperta di un paziente risultato positivo

E' allarme dopo il caso di positività al Coronavirus al centro Neurolesi. A scrivere al direttore generale e per conoscenza anche al prefetto e al sindaco di Messina, la Uil-Fpl che nell'attesa di risposta dei campioni eseguiti ad alcuni operatori sanitari che sono entrati in contatto con l'uomo ricoverato da settimane al centro dei Colli Sanrizzo, ha chiesto un intervento immediato per eseguire tamponi orofaringeo a tutti i lavoratori in servizio presso lo stabilimento di Casazza e del Presidio ospedaliero Piemonte, poiché alcuni hanno effettuato attività lavorativa in entrambi i presidi, nonché a tutti i degenti dello stabilimento di Casazza. I sindacalisti chiedono anche la messa in quarantena di tutti i dipendenti afferenti all’Unità ospedaliera di degenza dell’assistito e in aggiunta di tutti gli operatori che sono entrati in contatto con l’assistito contagiato e immediata consegna al personale degli idonei Dispositivi di protezione nonchè l’urgente sanificazione di tutti gli ambienti dei due presidi ospedalieri.

Sulla necessità di maggiori controlli negli ospedali è tanta l'attenzione, dopo i casi di positività fra i medici della comitiva rientrata dalle vacanze sulla neve, che hanno costretto il Policlinico ad una rimodulazione delle attività sanitarie per procedere alla sanificazione dei reparti di Otorinolaringoiatria, Chirurgia plastica e Oftalmologia ma anche il centro di analisi Fiumara di Santa Teresa di Riva a sospedere  responsabilmente l'attività. 

Ma il problema negli ospedali è ben più esteso. Tutto il personale infatti è particolarmente esposto e deve essere messo nelle condizioni di lavorare con serenità nella lotta al virus.

Proprio oggi Roberta Schillaci, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, ha chiesto con una mozione al governo Musumeci di assicurare massima protezione. “Sono necessari maggiori controlli negli ospedali, per prevenire furti e altri atti criminosi, frutto purtroppo dello sciacallaggio da parte di incoscienti” dice Roberta Schillaci, anche in merito ai recenti furti  perpetrati nelle ultime 24 ore ai danni di medici, infermieri ed utenti dell’ospedale Policlinico di Palermo. 

Anche il deputato Claudio Fava è intervenuto oggi durante il dibattito all'Assemblea Regionale Siciliana sull'emergenza legata al Coronavirus garanzia al personale medico ospedaliero ed ai medici di famiglia dei dispositivi di sicurezza individuali e una via prioritaria per gli accertamenti che li riguardano, anche attraverso misure urgenti ed emergenziali come quella proposta dall’associazione Antigone e relativa alla possibilità di produrre nelle carceri mascherine di protezione.

Fava ha chiesto anche “tampone subito per i 35mila siciliani rientrati e in auto quarantena, il potenziamento delle strutture di analisi e delle strutture abilitate alla verifica dei tamponi e la rete ospedaliera, anche sospendendo le chiusure dei punti nascita in Regione e utilizzando le strutture ospedaliere non pienamente operative.

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