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Cronaca

Vaccini e scuola, si va verso l'obbligo anche per insegnanti e personale

Il generale Francesco Paolo Figliuolo: "Dobbiamo arrivare ad avere un buon numero di immunizzati entro la prima decade di settembre. L'obiettivo sarebbe di arrivare intorno al 60%"

"Dobbiamo arrivare ad avere un buon numero di vaccinati entro la prima decade di settembre. L'obiettivo sarebbe di arrivare intorno al 60%". Lo ha spiegato il generale Francesco Paolo Figliuolo anticipando come a breve sarà autorizzato anche Moderna dall'Aifa per garantire l'immunizzazione degli adolescenti, aggiungendosi così a Pfizer già approvato per l'uso fino ai 12enni. 

Una presa di posizione importante che dà la dimensione dello sforzo dello Stato e che potrebbe andare verso l'estensione dell'obbligo vaccinale non più solo agli operatori del comparto sanitario ma anche per gli insegnanti. Se dalla gestione commissariale ci si affretta a ribadire come la decisione possa essere presa solo dal consiglio dei ministri, già ieri Italia Viva con lo stesso Matteo Renzi ha fatto sapere di essere favorevole all'estensione dell'obbligo vaccinale per chi lavora a scuola. Favorevole anche Forza italia con Lucia Ronzulli, vicepresidente del gruppo azzurro al senato, che spiega come sia una condizione per scongiurare un nuovo anno in Dad. 

Un esempio da seguire potrebbe essere quello dello stato americano di New York dove il governatore De Blasio si appresta ad annunciare l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori comunali (compresi insegnati e agenti di polizia) entro il 13 settembre.

L'obbligo vaccinale per evitare la Dad

A paventare l'introduzione anche in Italia dell'obbligo vaccinale a scuola è anche Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema e consulente del commissario straordinario all’emergenza Covid. "Non sono più tollerabili docenti non vaccinati - spiega intervenendo a Skytg24 - possano contagiare ed essere contagiati e mettere a rischio l’anno scolastico. Sono per l’obbligo per gli insegnati e la classe medica e per pochissime altre categorie. Per gli altri si può gestire diversamente." 

Quanto al vaccino per gli adolescenti Rasi ribadisce i dati della farmacovigilanza: "I dati dei vaccini fino autorizzati, a mRna, per i ragazzi sono buoni. In età pediatrica le vaccinazioni non hanno mai creato problemi anzi ne hanno risolti, quindi davvero non c’è motivo di preoccuparsi per i vaccini. Sono 24 i decessi da Covid in età pediatrica registrati in Italia e sarebbero stati zero con i vaccini" chiosa.

A spostare avanti nel tempo il discorso è il governatore della Campania Vincenzo De Luca che per primo ipotizza di postipare il rientro in classe. "La pre-condizione per aprire le scuole a settembre è avere tutto il personale vaccinato. L'altra - spiega rilanciando l'appello a vaccinare gli under 18 - è vaccinare i ragazzi, facciamo uno sforzo in questi giorni, nella prima settimana di agosto e nell'ultima, poi faremo un punto a inizio settembre, se sarà necessario aspettare un'altra settimana per aprire le scuole lo faremo, l'importante è completare la campagna di vaccinazione in modo tale che i ragazzi potranno tornare a scuola con grande tranquillità". 

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