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Cronaca

Il personale della Messina Servizi si vaccina ma non per raccogliere i rifiuti delle persone positive al Covid

L'ufficio per l'emergenza coronavirus sottolinea che 32 operatori della società comunale si sono sottoposti alle dosi per iniziare il servizio a domicilio. L'azienda di Palazzo Zanca fa sapere che riguarda solo gli utenti in quarantena ma negativi

Da un lato il Comune e la Messina Servizi Bene Comune che hanno annunciato, in polemica con l'Asp per i ritardi e a quanto pare la carenza di datii sugli utenti interessati, che non intendono svolgere il servizio. Dall'altro l'ufficio per l'emergenza Covid che ha invece reso noto che oggi pomeriggio presso il presidio Asp dell'ex ospedale Mandalari è iniziata la campagna di vaccinazione per i lavoratori di Messina Servizi Bene Comune che saranno impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti speciali delle utenze di pazienti contagiati da coronavirus e ricoverati in isolamento domiciliare, e dei soggetti non contagiati ma in quarantena. Ma c'è più di un chiarimento da evidenziare. 

De Luca: "Sui rifiuti speciali nessuna collaborazione"

I vaccini somministrati al personale della Partecipata del Comune di Messina sono stati 32. La campagna vaccinale proseguirà nei prossimi giorni. La questione è stata oggetto di "scontro" tra il sindaco Cateno De Luca che ha deciso di non occuparsi più di emergenza sanitaria ritirandosi a Fiumedinisi e l'azienda sanitaria provinciale guidata dal direttore generale Paolo La Paglia. Secondo quanto spiegato dalla Messina Servizi la vaccinazione riguarda il servizio A1, ovvero i rifiuti prodotti da persone in quarentena venute in contatto con malati Covid e  non quelli raccolti in casa da persone positive al coronavirus. La diatriba resta dunque tutta aperta. 

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