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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scuole aperte o chiuse? Mentre De Luca gioca con la suspense, famiglie e docenti vivono il dramma

Alle 18.30 il primo cittadino comunicherà sui social la decisione sulla ripresa dell'attività scolastica. Tra balletti di cifre e indiscrezioni si consuma l'ennesima attesa dei messinesi

Scuole aperte o chiuse? Questo il dilemma che da giorni affolla la mente dei messinesi. Tutti pendono dalle labbra del sindaco De Luca che nel tardo pomeriggio, come di consueto, scioglierà le riserve sulla possibile proroga dell'ordinanza che ha stoppato le lezioni in presenza per una settimana nei 34 istituti cittadini. 

Uno stato di suspense con cui il primo cittadino va a nozze. Perchè la comunicazione di importanti provvedimenti, dall'allerta meteo alla ripresa dell'attività didattica appunto, segue ormai un canovaccio sempre più simile a quello delle serie tv di successo. E come accade sempre in questi casi, l'attesa lascia spazio alle intramontabili "voci di corridoio" che circolano all'impazzata sui gruppi Whatsapp di mamme e papà in preda all'ansia. Secondo l'ultima indiscrezione, Palazzo Zanca avrebbe già predisposto l'ordinanza che prolunga le chiusura delle scuole fino al prossimo 10 dicembre. Nulla di certo, anzi dalla giunta sono arrivate secche smentite. Di più non è dato sapere, bisogna aspettare la diretta Facebook delle 18.30, quasi con la stessa trepidazione di quando ci si accomoda finalmente a letto, dopo una lunga giornata, e si apre Netflix con la speranza di riuscire finalmente a scoprire chi è l'assassino. 

La strategia social del sindaco De Luca durante il coronavirus

Ma i messinesi non sono spettatori di una fiction. C'è in ballo l'organizzazione di centinaia di famiglie, il lavoro di docenti e presidi, senza dimenticare gli studenti, il vero anello debole dell'intera catena. Ecco perché dover attendere il venerdì sera per avere certezza sulle sorti delle scuole cittadine non può certo essere plausibile. Il Comune i conti li ha già fatti, i dati dell'Asp - seppur tra mille critiche e perplessità - sono arrivati e la gestione sembra essere stata finalmente messa a punto. Perfino il Tar ha dato ragione al primo cittadino sull'ordinanza "anti babbiu". Ma si deve restare nel limbo fino all'ultimo. Lo impone De Luca o meglio il suo alter ego social, nutrito ogni giorno da scorpacciate di like, commenti e condivisioni. Anche stavolta la logica Facebook ha vinto, perfino sui bisogni di un'intera città.

E proprio su questo punto arriva la riflessione del consigliere comunale Pietro La Tona, coinvolto nella vicenda anche per il suo ruolo di preside dell'istituto Minutoli. "Non capisco perché il sindaco debba attendere fino all'ultimo istante - afferma La Tona - per comunicare la decisione in merito all'apertura delle scuole. Siamo forse in attesa di altri dati o dei risultati di un'indagine epidemiologica? E' inaccettabile soprattutto per le famiglie che avranno la comunicazione ufficiale da parte delle scuole solo domani. Resta un generale disorientamento che non fa bene ai ragazzi già alle prese con le difficoltà della didattica a distanza". 


 

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