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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il Cts pressa Musumeci: la Sicilia potrebbe diventare area rossa per tre settimane

Il Comitato tecnico scientifico dopo le due riunioni di ieri e oggi avrebbe già definito la relazione da dare al governatore, in considerazione dell'alto tasso di contagi degli ultimi giorni nell'Isola

Ci risiamo. Il Cts pressa Musumeci: la Sicilia in pochi giorni potrebbe diventare area rossa per tre settimane. Il Comitato tecnico scientifico, secondo le indiscrezioni che trapelano e che vengono rilanciate dall'Ansa sul suo sito, dopo le due riunioni di ieri e oggi avrebbe già definito la relazione da dare al governatore Nello Musumeci, in considerazione dell'alto tasso di contagi degli ultimi giorni nell'Isola. Non si escludono misure diversificate in relazione all'estensione dell'epidemia. Ora la parola spetta alla politica.

A incidere sulla decisione il fatto che i reparti di terapia intensiva siano tornati di nuovo sotto pressione anche in Sicilia come in molte regioni italiane. Oggi nell'Isola sono stati individuati 1.435 nuovi casi su 8.572 tamponi processati (16,7% contro il 17,3 di ieri, il più alto d'Italia). In Sicilia si registrano altre 36 vittime, mentre continua a risalire la pressione sugli ospedali. I ricoveri ordinari diventano 1.228 (+38 rispetto a ieri), mentre le terapie intensive salgono a 196 (+2) con 17 nuovi ingressi. Il sindaco di Messina ha già chiuso le scuole di ogni ordine e grado e già oggi pomeriggio aveva avanzato l'ipotesi di  chiedere la zona rossa. 

I reparti di terapia intensiva, dopo alcune settimane di 'tregua', in Sicilia rischiano di superare la soglia critica di occupazione dei posti letti per pazienti Covid-19 fissata al 30% dal ministero della Salute. Se la media nazionale è stabile, ormai dal 23 dicembre, esattamente sul 30% (ad eccezione di un lieve calo al 29% registrato il 30 dicembre), sono ben 11 le regioni a 'sforarla' (va sottolineato che tra queste non c'è la Sicilia) con la punta massima registrata dalla Provincia autonoma di Trento che tocca quota 50%. E' quanto risulta dagli ultimi dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 6 gennaio. Il 50% della Pa di Trento è seguito da Lombardia con il 38%, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano al 35%, Veneto (34%), Puglia (33%), Lazio (32%), Marche, Piemonte ed Emilia Romagna al 31%). Ferma sul 30% la Liguria. Si attestano al 26% Molise, Toscana e Sardegna, al 21%, Sicilia e al 24% l'Abruzzo. Livelli più bassi in Campania (16%), Calabria (13%) e Basilicata e Valle d'Aosta (5%). Quanto ai ricoveri di pazienti Covid-19 nei reparti ordinari, la percentuale oggi è del 36%, dunque sotto la soglia del 40% fissata dal ministero della Salute.

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