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Cronaca

Covid e controlli, nuova ordinanza: la curva risale, tamponi obbligatori anche per chi arriva da Malta

La nuova misura del presidente della Regione per dare una stretta senza ricorrere a estremismi in vista degli arrivi dall’estero. Ma sul green pass dice no al modello francese. A Messina test rapidi per i viaggiatori nello spazio allestito nel molo Rizzo

Tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Malta o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti. Lo prevede l'ordinanza appena firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con cui è stata prorogata la "zona rossa" a Mazzarino e istituita quella a Riesi, in provincia di Caltanissetta.

Le stesse misure di prevenzione sono già  previste da una precedente ordinanza regionale per chi proviene da Spagna e Portogallo e, come disposto a livello nazionale, dai paesi extra europei India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka.

I controlli a Messina per i viaggiatori

Intanto da questa mattina tamponi rapidi per i viaggiatori nello spazio allestito nel molo Rizzo (di fronte la Stazione Marittima di Messina). L'iniziativa promossa dall’ufficio Emergenza Covid Messina guidato dal commissario Alberto Firenze, vede la collaborazione con la Protezione Civile.

Coloro che arriveranno a Messina o partiranno da Messina con navi, aliscafi, treni, pullman potranno effettuare gratuitamente ogni giorno, dalle ore 8 alle 20 per tutta la stagione estiva, lo screening con tamponi antigienici rapidi per viaggiare sicuri. Basterà esibire il biglietto, compilare gli appositi moduli che saranno forniti dal personale specializzato e attendere qualche minuto l’esito.

Anche la Sardegna pensa di ripristinare i controlli agli arrivi, in porti e aeroporti. Tutta colpa della variante Delta, che sta facendo impennare la curva dei contagi. Intervistata al Tg4 la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda ha anticipato la nuova misura in arrivo forse già nei prossimi giorni. "Serve una stretta, pur senza ricorrere a estremismi perché la nostra è una Regione che punta sul turismo - ha spiegato Zedda - ma la prevenzione deve continuare".

Intanto sul green pass è sempre più acceso il dibattito politico. Il presidente Nello Musumeci dice no al modello francese che prevede l'obbligo del green pass per accedere a bar, ristoranti, centri commerciali e trasporti pubblici.

Green-pass, Musumeci: "Il modello francese non mi convince”

“La libertà dei cittadini trova la massima espressione nel rispetto dei diritti di tutti – ha detto il governatore -  Il modello “francese” non mi convince del tutto, perché sono contrario a prevedere misure che non possono essere assicurate da adeguati controlli. Dire oggi che per entrare in un pub ci vuole il green-pass, a prescindere da ogni valutazione di merito, mi fa dire: chi controlla? Se il green-pass non lo controllano neppure nei viaggi internazionali! Parliamo di cose fattibili: credo sia più logico tutelare i servizi essenziali e monitorare gli ingressi in Italia ed in ciascuna Regione, estendendo il green-pass alle attività sociali dove esistono grandi assembramenti e dove i controlli possano essere davvero effettivi ed efficaci”.

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