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Cronaca

Coronavirus, in Sicilia anche i vaccini AstraZeneca: priorità a scuola e forze armate

Il farmaco è autorizzato, al momento, solo per i cittadini tra 18 e 55 anni, circostanza che ha portato il Governo centrale a modificare il calendario delle somministrazioni. Musumeci: "Le parole con cui il presidente Draghi ha posto i vaccini in cima alle priorità nazionali vanno nella giusta direzione"

Comincia domani in Sicilia la nuova fase della campagna di vaccinazione antiCovid con AstraZeneca, che interesserà il mondo della scuola e delle università, le forze armate e di polizia, il personale dei "servizi essenziali”. Il terzo vaccino (i primi due sono stati Pfizer e Moderna ndr)  è autorizzato, al momento, solo per il target di cittadini tra i 18 e i 55 anni, circostanza che ha portato il Governo centrale ad anticipare alcune categorie vaccinali.

Le prime dosi verranno inoculate a Palermo, Catania, Messina, Enna, Trapani, Ragusa e Siracusa, per proseguire, a partire da mercoledì, nelle rimanenti province. Oltre al personale sanitario e amministrativo del Sistema sanitario regionale, saranno coinvolti i medici della polizia che effettueranno le inoculazioni anche presso le proprie strutture.

"Desidero ringraziare le prefetture dell’Isola e l’Ufficio scolastico regionale - afferma il presidente Nello Musumeci - perché in questi giorni stanno collaborando attivamente per definire gli elenchi degli aventi diritto alla vaccinazione. Si corre sempre contro il tempo, ma non possiamo fare a meno di chiedere a tutti i cittadini di aderire alla campagna vaccinale con lo stesso entusiasmo che ha coinvolto oltre il 90 per cento dei medici e infermieri”. Secondo il presidente della Regione, “le parole con cui il presidente Draghi ha posto i vaccini in cima alle priorità nazionali vanno nella giusta direzione. Abbiamo bisogno di più vaccini e sono certo che si stia facendo di tutto per aumentarne la produzione e le consegne. Ne abbiamo bisogno - ha evidenziato Musumeci - perché ci sono soggetti fragili, come i disabili gravissimi, che devono essere protetti prima possibile. In questo senso invito la ministra Stefani, cui rivolgo gli auguri di buon lavoro per l’importanza della missione che le è affidata, e il ministro Speranza a valutare un piano vaccinale diretto alle persone con disabilità”.

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