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Sant'Egidio, l'arma contro la paura si chiama solidarietà | VIDEO

Nucita racconta lo straordinario lavoro dei volontari, dalla distribuzione di pasti e gel igienizzanti per i senza tetto alla consegna di spesa e acqua agli anziani

La Comunità di Sant'Egidio, da sempre attenta ai bisogni dei più fragili in questo periodo ancor più drammatico scende in campo trasformando la paura in solidarietà. E lo fa attraverso azioni concrete entrando nella vita di chi è anziano, solo o ai margini della società. 

In un video in cui  trovano spazio le iniziative rivolte alla cittadinanza emerge tutto lo straordinario lavoro dei volontari, che ogni giorno si prodigano con impegno a portare i pasti ai senza tetto e il gel igienizzante donato dall’Università di Messina e da diverse farmacie, perché anche se in questo momento bisognerebbe stare a casa c’è chi non ha una casa, non sa dove andare e le strutture adibite non accettano nuovi ospiti e non si può rischiare di far sentire ancor più isolato chi lo è già.

Non si ferma neppure l’attività di consegna dei generi di prima necessità a Camaro San Paolo nel rispetto delle norme di sicurezza. Per fronteggiare l’emergenza è stato attivato un servizio di consegna a domicilio per gli anziani che vivono da soli. La spesa e l’acqua donata da Fontalba  vengono lasciati  sul pianerottolo dell’anziano per evitare qualsiasi forma di contatto fisico, ma gli anziani al di là dei beni necessari hanno bisogno soprattutto di compagnia perché sono molto impauriti. A raccontarlo  Andrea Nucita il responsabile della Comunità: “Ci siamo resi conto che oggi più che mai gli anziani hanno bisogno di parlare, perché sono spaventati e frastornati, cerchiamo di sentirli spesso al telefono per farli sentire meno soli”.

In questi giorni  però a chiamare sono anche persone anziane che non hanno difficoltà economiche, ma che non sanno a chi rivolgersi per avere il numero del supermercato o della farmacia che eseguono servizio a domicilio. Una difficoltà a reperire i numeri utili soprattutto per la mancata dimestichezza di molti  di loro ad utilizzare i sistemi informatici. A tal proposito la Comunità ha realizzato un vademecum interno per poter aiutare chi telefona a trovare ciò di cui ha bisogno in maniera immediata. 

In un tempo così difficile la Comunita di Sant’Egidio si stringe anche attorno alla preghiera  e lo fa attraverso una pagina web  dove sarà possibile inviare le preghiere di ciascuno. Le preghiere saranno raccolte, stampate e poste ogni mercoledì alle 18 ai piedi del Bambinello custodito nella chiesa di Gesù e Maria delle Trombe, oggetto di venerazione popolare dal 1712, quando si racconta che  abbia versato delle lacrime. Ogni settimana, sempre sulla stessa pagina sarà pubblicato un video che mostrerà l'affidamento delle preghiere al bambinello. Per inviare la preghiera basta andare sul sito: www.santegidiosicilia.it e dalla homepage sarà possibile accedere alla pagina. Per gli anziani i volontari stanno raccogliendo le preghiere per poi inserirle nello spazio web.

“Questa iniziativa nasce - afferma Nucita - perché manca il momento di preghiera comune e quindi anche se siamo nella nostra casa possiamo portare i pesi gli uni degli altri”. Perché si può essere insieme anche se fisicamente lontani, perché restare da soli non significa isolarsi. “Bisogna  essere responsabili -conclude Nucita- perché i nostri comportamenti incidono sugli altri, ma anche se è necessario rispettare le limitazioni questo non significa chiudersi agli altri, perché ognuno può sempre fare qualcosa di utile".
 

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