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Cronaca

Corse clandestine di cavalli, va (quasi) tutto in prescrizione

Dopo l’appello resta solo una condanna con pena rideterminata: i fatti contestati si riferivano al 2013

Nove anni di percorso giudiziario per arrivare all’appello e (quasi) tutto finisce in prescrizione. Al centro dell’inchiesta c’erano le corse clandestine di cavalli, una vicenda che risale al 2013, con i reati che sono caduti per Alessandro Duca, Mario Rello, Marcello Fiore, Stefano Marchese, Domenico Batessa e Francesco Turiano. Restavano solo le posizioni di Girolamo Stracuzzi, condannato in primo grado a 8 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e Placido Bonna, ritenuto il capo dell’associazione a delinquere. I giudici hanno assolto Stracuzzi, difeso dall’avvocato Domenico Andrè, per “non avere commesso il fatto” e rideterminato la pena per Bonna, assistito dall’avvocato Piera Basile, a 3 anni e sei mesi. Per entrambi sono state revocate le pene accessorie e per Bonna c’è l’interdizione dai pubblici uffici.

L’accusa era quella di aver creato un gruppo finalizzato allo svolgimento di competizioni non autorizzate di animali. In primo grado, nel febbraio 2021, la sentenza di primo grado aveva deciso otto condanne e dodici assoluzioni

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