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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Bocciata la legge sul condono edilizio, Legambiente: "Adesso si demoliscano gli immobili insanabili"

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma regionale con cui si ampliavano le maglie del condono del 2003, anche alle costruzioni abusive realizzate in aree di inedificabilità assoluta

"La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 comma 1 della legge regionale 19/21, con cui si ampliavano di fatto le maglie del condono del 2003, anche alle costruzioni abusive realizzate in aree di inedificabilità assoluta".

Lo rende noto Legambiente Sicilia, che chiede adesso la demolizione degli immobili insanabili. L'associazione ambientalista, che aveva presentato una memoria alla Corte costituzionale, spiega che è stata cassata una "vera e propria forzatura normativa". "La norma regionale andava ad intaccare, secondo la Corte, non solo i termini e le forme delle richieste di concessione in sanatoria già presentate, ma anche i limiti entro i quali le stesse avrebbero dovuto essere rilasciate - dicono da Legambiente -. La reale portata innovativa della norma regionale impugnata era in netto ed evidente contrasto, secondo la Corte, con le prerogative esclusive del legislatore nazionale".

"La sentenza della Corte Costituzionale – dice Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia - è davvero importante, almeno per due ragioni. La prima perché definisce con assoluta chiarezza una volta e per tutte i limiti del legislatore regionale in relazione a quelle materie che, invece, sono assegnate dalla nostra Costituzione alla competenza esclusiva del legislatore nazionale, ad esempio in relazione alle opere insuscettibili di sanatoria in virtù delle disposizioni nazionali emanate in coerenza con la materia di potestà legislativa esclusiva dello Stato su tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. In secondo luogo, perché blocca autorevolmente e in punta di diritto, una volta e per tutte, una palese ed evidente forzatura che il legislatore regionale, lo scorso anno, aveva provato a far passare, di fatto ampliando le maglie dell’ultimo condono del 2003 anche agli immobili realizzati abusivamente in aree sottoposte a vincolo di inedificabilità relativa. La riteniamo una grande vittoria".

Adesso si demoliscano gli immobili insanabili – conclude Stefano Ciafani, presidente di Legambiente - per ripristinare lo stato di diritto e la bellezza dei luoghi e per ridurre il rischio per le persone che vivono in strutture o in aree pericolose come dimostrano tante tragedie avvenute anche recentemente nel paese”.

La dentenza della Corte Costituzionale in PDF

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