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Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

"Salviamo l'ospedale di Barcellona", tutto pronto per la mobilitazione generale

Il 2 dicembre il corteo organizzato da sindacati, associazioni e istituzioni politiche. "Cutroni Zodda" a rischio depotenziamento

Barcellona Pozzo di Gotto si mobilita contro il rischio ridimensionamento del suo ospedale. Il 2 dicembre alle 9.30 un corteo partirà da piazza Duomo per chiedere alla Regione un intervento che possa assicurare un degno futuro al "Cutroni Zodda". In campo anche Ugl con il segretario generale e vicesegretario nazionale della federazione Sanità, Carmelo Urzì e il segretario territoriale Tonino Sciotto.

"Questa volta – spiega Sciotto -  occorre scendere tutti in campo affinché il Cutroni Zodda continui ad essere un presidio efficiente di assistenza per decine di migliaia di messinesi. In una costa che conta 108 comuni Barcellona Pozzo di Gotto deve avere un ospedale di base a garanzia della salute pubblica. Per questo la mobilitazione del 2 dicembre, che vede anche Ugl protagonista, è di fondamentale importanza, la politica deve intervenire per trovare la soluzione. Tra le maggiori criticità c'è una pianta organica ferma al 2017, inadeguata con quanto stabilito dal piano sanitario regionale che considera il Cutroni Zodda un ospedale di base. A riguardo, attendo con fiducia la già annunciata visita del neo assessore alla Sanità Giovanna Volo alla quale Ugl ha richiesto un incontro formale. Noi intanto saremo al fianco dei cittadini".

Presente anche la Uil. “La grande mobilitazione a difesa e per il rilancio dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona e l’imponente manifestazione di domani rappresentano uno spartiacque rispetto alle future prospettive inerenti la sopravvivenza del nosocomio. Lo abbiamo detto e ripetuto senza sosta: il Cutroni Zodda deve svolgere il ruolo e la funzione che gli sono stati riconosciuti dalla rete ospedaliera regionale, vale a dire quello di ospedale di base”. Così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale della Uil Fpl, e Corrado Lamanna, Resp. Area Medica Uil Fpl

“E’ opportuno, infatti, rammentare che il decreto dell’Assessorato regionale alla Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 6 del’8 febbraio 2019, assegnava all’ospedale di Barcellona n. 110 posti letto, suddivisi tra i reparti di medicina interna, ortopedia e traumatologia, chirurgia generale, astanteria, urologia oncologia, neurologia, geriatria,
lungodegenza, malattie infettive, riabilitazione funzionale. Pertanto, l’odierno confronto con il governo regionale non può prescindere da questi assunti: tutto il resto sono soltanto
inutili chiacchiere o, peggio, puerili scorciatoie finalizzate, sic et simpliciter, alla chiusura dell’ospedale di Barcellona e ad un ulteriore smantellamento della sanità pubblica siciliana con le nefaste conseguenze sociali per tutto il vasto territorio del distretto sanitario. Ecco perché noi non ci arrenderemo e saremo in prima linea per proseguire in una forte mobilitazione accanto al Comitato pro-Ospedale, alle associazioni e a tutti i cittadini per difendere e salvare il Cutroni Zodda”.

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