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Cronaca Capo d'Orlando

"Chiudiamo la stagione con zero serate e zero euro di incasso", l'allarme del titolare del Coconut

Gianfranco Bottino ha smontato gli arredi della sua discoteca che non ha mai aperto, secondo quanto previsto dalle normative anticovid. " Svuotare il locale a fine estate, senza averlo mai aperto, è surreale", spiega 

Delusione, rabbia e rassegnazione per Gianfranco Bottino, il titolare della storica discoteca di Capo d'Orlando "Coconut", che ha chiuso i battenti nonostante avesse provato a riaprire a inizio stagione ma senza esser riuscita a organizzare un evento, per il rispetto della normativa anticovid. "La mia discoteca quest'anno chiude senza avere mai aperto. Come ogni anno, all'inizio di settembre stiamo 'smontando' gli arredi e gli impianti con la differenza rispetto al passato che quest'anno, per la prima volta, chiudiamo la stagione con zero serate e zero euro di incasso". 

Il locale, che si estende su una ampia superficie, e attrae clienti da tutto il sud Italia, è all'aperto e apre soltanto in estate, con una capienza massima di 1500 persone. "Proprio per le caratteristiche della discoteca ogni anno sono necessari diversi interventi di manutenzione e di 'arredo' prima dell'apertura - aggiunge Bottino - dall'impianto audio alle luci, dalle attrezzature per il bar alla potatura delle tante piante che abbiamo all'interno, giusto per fare alcuni esempi", prosegue Gianfranco. 

"Per questo motivo siamo stati 'costretti' a prepararci in anticipo nel caso che il governo, come ha fatto in diverse altre occasioni in passato a proposito delle 'norme Covid', avesse dato con poco preavviso, magari in piena estate, il via libera all'apertura delle discoteche. Cosa che alla fine, però, non è avvenuta. Così adesso svuotare il locale a fine estate, senza averlo mai aperto, è surreale", conclude. 

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