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Cronaca

Covid, Fondazione Gimbe: in Sicilia +25,4% nuovi casi in una settimana

Nella settimana dal 9 al 15 marzo, il presidente Nino Cartabellotta ha ammonito: “Non è il momento di abbandonare mascherine al chiuso”

Nella settimana dal 9 al 15 marzo si è registrata una performance in peggioramento per i casi Covid: 4.787 ogni 100.000 abitanti. Il dato proviene dal monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe, che evidenzia un aumento dei nuovi casi (25,4%) rispetto alla settimana precedente. Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (23,4%), mentre sono sotto soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva (6,9%) occupati da pazienti Covid. Sul fronte vaccinale, la popolazione che ha completato il ciclo è pari al 79,3%, a fronte di una media nazionale dell'83,8%, a cui aggiungere un ulteriore 2,5% (media Italia 1,8%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 77,9% (media Italia 83,5%), quello con quarta dose è del 2% (media Italia 4,5%). La popolazione della fascia 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 25,8% (media Italia 33%), a cui aggiungere un ulteriore 4% (media Italia 4,2%) solo con prima dose.

"Si conferma l'aumentata circolazione del virus nel nostro paese da circa due settimane. Nella settimana 9-15 marzo si è registrato un +36% sul fronte dei contagi che ammontano a circa 390mila casi. L'aumento riguarda in particolare 17 province che fanno registrare più di mille casi per 100mila abitanti ma, di fatto, più della metà delle province riportano oltre 500 casi per 100mila abitanti che è la soglia identificata per definire l'elevata circolazione virale". Lo ha sottolineato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ospite dell'emittente 'Cusano Tv'. La situazione nelle terapie intensive è più stabile "ma - ha precisato - gli ingressi non calano più. Questa è la conseguenza del fatto che i casi aumentano in maniera importante, i riscontri si vedono gradualmente negli ospedali". 

Cartabellotta ritiene che ad oggi la popolazione suscettibile sia ancora troppo numerosa. "Con l'esclusione dei bambini fino a 5 anni per i quali non c'è il vaccino- ha informato- sono 4,6 milioni le persone vaccinabili con la prima dose, ovviamente esclusi i guariti, e circa 2,9 milioni quelle che non hanno fatto il booster. Inoltre, il tasso medio di ospedalizzazione sul totale dei positivi è di poco inferiore all'1%: questo vuol dire che con un milione di persone positive, e al momento ne abbiamo poco più di un milione, circa 10mila sono ospedalizzati". Secondo il presidente della Fondazione Gimbe "se questi casi aumenteranno a 2 milioni, nel giro di qualche settimana gli ospedalizzati saranno 20mila. Questo è il motivo per cui la circolazione virale va ridotta anche con l'utilizzo delle mascherine e con la gradualità nell'allentamento delle misure". Cartabellotta si è poi soffermato sui paesi che allentano le misure e che ne stanno stanno pagando le conseguenze. "Tutti i paesi che nelle scorse settimane sono stati più temerari nell'allentamento delle misure- ha infine dichiarato- stanno registrando l'incremento non solo dei casi ma anche delle ospedalizzazioni. Non è il momento di abbandonare le mascherine al chiuso", ha concluso.

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