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Cronaca

Green pass, il nuovo decreto: per chi diventerà obbligatorio

Una delle ipotesi è estenderlo ad alcune categorie di lavoratori, ma non è esclusa una soluzione più drastica. La Lega presenta le sue proposte: tamponi salivari per la carta verde e monoclonali dal medico di base

La strada è tracciata. Il governo sembra intenzionato ad estendere l'utilizzo del green pass ad altre categorie di lavoratori tra cui, stando alle indiscrezioni di stampa, i dipendenti pubblici e chi lavora in settori in cui il certificato è già obbligatorio per gli utenti, come ad esempio la ristorazione e il trasporto pubblico. Ma sul tavolo c'è anche un'altra possibilità illustrata oggi dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta a margine del forum Ambrosetti in corso a Cernobbio.

"Quella del Green pass è una storia di successo" ha sottolineato il ministro, "un successo italiano ed europeo. Si tratta adesso per l'Italia di completare questa storia di successo e quindi di estenderlo a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato in maniera tale che ci sia una sorta di passaporto vaccinale che deve mettere in sicurezza tutto il mondo del lavoro e delle relazioni sociali".

Tutti i lavoratori dovranno essere muniti di carta verde? Nel governo qualcuno ci sta già pensando. Del resto solo ieri il presidente del consiglio Mario Draghi aveva lasciato intendere che per l'obbligo vaccinale è solo di una questione di tempo. E la soluzione delineata da Brunetta potrebbe essere fare da apristrada verso l'obbligo di vaccino per tutti. Per ora, sia ben chiaro, si parla solo di ipotesi. Ne sapremo di più quando il decreto sarà in dirittura d'arrivo. "Ne parliamo la prossima settimana in sede di cabina di regia - ha fatto sapere il ministro per la Pa - e poi dalla cabina di regia in consiglio dei ministri con tutte le determinazioni che il Cdm indicherà".

Le richieste della Lega al governo su green pass e tamponi

Di sicuro il green pass per i lavoratori non è un'ipotesi che farà felice Matteo Salvini. Proprio oggi la Lega ha elencato una serie di proposte da presentare al governo dopo una videoconferenza tra lo stesso Salvini e i presidenti Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana, Maurizio Fugatti, Christian Solinas, Nino Spirlì, Donatella Tesei e Luca Zaia.

I punti imprescindibili sono cinque.

  • promozione della campagna vaccinale, riconoscendo l'efficacia dell'impegno dei sindaci, delle Regioni, della struttura commissariale e del governo: va evidenziato che un incremento delle adesioni può essere ottenuto con informazioni corrette, salvaguardando la libertà ed evitando obblighi o costrizioni, che potrebbero servire solo in via eccezionale per alcune categorie specifiche;
  • utilizzo del Green Pass per favorire aperture in sicurezza a partire dai grandi eventi come per esempio, concerti o eventi sportivi, ma senza complicare la vita agli italiani;
  • tamponi gratuiti per alcune categorie, così da permettere agevolmente l'ottenimento del Green Pass come ad esempio per i minori che fanno sport o le persone che non possono vaccinarsi;
  • possibilità di usare tamponi salivari molecolari per ottenere il Green Pass;
  • estensione dell'utilizzo degli anticorpi monoclonali prescrivibili anche dal medico di medicina generale.

La distanza tra il Carroccio e gli altri partiti di maggioranza resta comunque molto ampia. 

Fonte: Today.it 

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