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Cronaca

Nuova ondata Covid, cresce l'allarme per la carenza di posti letto di terapia intensiva ordinaria

L'attuale gestione rischia di penalizzare ancora una volta chi non è contagiato ma ha bisogno della rianimazione. Il caso del Policlinico denunciato anche in Commissione antimafia

 “Appena si supera il numero di quattro ricoverati covid in terapia intensiva si deve chiudere la rianimazione del Policlinico. E’ questo il frutto della gestione dei posti letti al Policlinico di Messina, dove da tempo i conti non tornano e non si danno risposte chiare né alle istituzioni né ai cittadini”.

E’ uno dei passaggi chiave delle audizioni in commissione regionale antimafia che sta puntando l’attenzione sulla gestione dell’emergenza Covid  mettendo in particolare sotto la lente l’accesso alle carriere facili nella sanità siciliana e le assunzioni.

In commissione antimafia, presieduta da Claudio Fava, sono state depositate anche denunce ed esposti già inoltrati in procura a novembre dello scorso anno, in cui emergono una serie di contraddizioni e anomalie sui posti letto, quantomeno su quelli davvero disponibili delle terapie intensive covid e non covid.

“Ad oggi non è stato allestito un solo posto letto di terapia intensiva covid nuovo – spiega il coordinatore della FGU Gilda Coordinamento Università, Paolo Todaro - hanno solo riconvertito quelli preesistenti. Di tutti quelli nuovi al padiglione C sbandierati dal presidente Musumeci nella sua qualità di commissario straordinario dell’emergenza Covid non c’è traccia, nessun posto letto è stato consegnato al commissario straordinario”.

Attualmente sarebbero tre  i ricoveri in terapia intensiva Covid al Policlinico di Messina. Se la situazione è quella denunciata dal sindacalista, dopo il quarto ricovero, non ci sarebbero più margini al Policlinico per i posti di terapia intensiva ordinaria.

Già il 7 luglio, Todaro aveva scritto una nota al commissario straordinario e al direttore sanitario dell’azienda ospedaliera denunciando quanto accaduto nella notte di sabato 3 luglio, quando non era stato possibile ricoverare una paziente presso le Unità di Terapia Intensiva della nostra città, ed in particolare presso l’Uoc di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda probabilmente per carenza di posti letto.

“Duole rappresentare – aveva scritto Todaro - che, mentre da rete ospedaliera regionale l’Azienda ospedaliera universitaria abbia assegnati e attivati 20 posti letto di terapia intensiva, in atto sembrerebbe ne siano attivati soltanto 8. Si chiede pertanto alla Direzione Aziendale di voler comunicare ufficialmente e nel più breve tempo possibile, quale sia il numero reale di posti letto di terapia intensiva attivi presso l’Uoc di Anestesia e Rianimazione dell’AOU alla data odierna, in considerazione del fatto che la stessa Direzione in più di una riunione, ha affermato che l’Azienda al momento non ha carenza di personale sanitario infermieristico e medico”.

Una richiesta che è rimasta lettera morta e che torna d’attualità nel giorno in cui la Sicilia infrange il muro dei mille nuovi casi di Covid in 24 ore: 1.134 per l'esattezza e vede il tasso di occupazione dei posti letto salire inesorabilmente spalancando le porte della per nulla ambita zona gialla.

Nei giorni scorsi, dopo una riunione con il commissario per l’emergenza Covid, Alberto Firenze, è stata predisposta l’apertura di nuovi posti letto ordinari per fronteggiare l'impennata di contagi ed eventuali ricoveri, ma per i posti letto di terapia intensiva ordinaria restano un punto interrogativo.

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