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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Covid, Razza: "L'80% dei ricoverati non è vaccinato, rischiamo una nuova crisi economica"

L'assessore regionale alla Salute invita i cittadini siciliani più restii a non tenere "una condotta di lontananza, di disprezzo e di prevenzione ideologica rispetto alla vaccinazione" per evitare nuove chiusure. Altalenante tra le province l'andamento delle prime somministrazioni

In Sicilia circa l'80 per cento dei pazienti ricoverati per Covid non è vaccinato. E così, nell'isola si rischia di precipitare in una nuova emergenza economica. A snocciolare i numeri e a lanciare un nuovo appello per le vaccinazioni è l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso di una conferenza stampa a Catania, dove ha visitato l'hub di via Forcile.

"In questo momento - dice - in Sicilia in degenza ordinaria ci sono oltre 200 persone: di queste l'80,4 per cento non è vaccinato. In terapia sub-intensiva ci sono oltre 50 persone: di queste l'82 per cento non è vaccinato. In terapia intensiva ci sono 34 persone: di queste l'88,5 per cento non è vaccinato. Complessivamente, oltre l'80 per cento della popolazione ospedalizzata non si è sottoposta nemmeno ad un ciclo di vaccinazioni". "In una regione fortemente provata dall'emergenza economica come la Sicilia - prosegue l'assessore - tenere una condotta di lontananza, di disprezzo e di prevenzione ideologica rispetto alla vaccinazione rischia di essere un danno per il sistema sanitario ma da qui alla fine dell'estate può diventare non una emergenza sanitaria ma una emergenza economica".

L'andamento dei vaccini in Sicilia

"Assistiamo ad una campagna vaccinale che non si muove in maniera armonica su tutto il territorio della regione - riferisce Razza -. Le province di Palermo ed Agrigento hanno superato il 70 per cento della popolazione vaccinabile con la prima dose. Altre province, è il caso della provincia di Catania, a pari modalità organizzative e comunicative, raggiungono una percentuale inferiore al 60 per cento". 

In Sicilia, nella settimana tra il 9 e il 15 luglio sono state somministrate 318.275, di queste 46.797 prime dosi, mentre tra il 16 e il 22 luglio sono state inoculate 318.593 dosi, con un numero di prime dosi salito a 74.589. Nel periodo compreso tra lunedì e giovedì della settimana scorsa erano state prenotate 10.431 prime dosi, mentre nella settimana in corso sono state 19.262, con una variazione in aumento dell'85 per cento. Dopo la notizia del green pass obbligatorio per una serie di servizi e attività si sono registrate 5.666 prenotazioni per la prima dose e l'altro ieri erano state 5.171 con una variazione del 10 per cento. Alle 12 di oggi erano 2.247 e si va ad una media di circa 600 prenotazioni all'ora, secondo i dati dell'assessorato regionale alla Salute.

"In Sicilia l'effetto green pass si vedrà probabilmente la prossima settimana. La ragione dell'incremento si deve all'ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci sulla vaccinazione di prossimità - ha commentato Razza - una campagna che darà una spinta decisiva al processo di immunizzazione della popolazione".

"L'impegno che il governo della Regione e tutto il sistema sanitario hanno messo in atto per andare incontro il più possibile alle esigenze dei cittadini - conclude - deve far sì che per ogni siciliano la vaccinazione venga vissuta come un dovere civico".

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