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VIDEO| “Nel labirinto della vita non siamo noi a cercare l’uscita”, nell'atrio del Tribunale l'omaggio alle donne contro la violenza

Risuona nel silenzio, tra tanti volti attenti e partecipi, la voce dell’attrice Giovanna Battaglia. L'iniziativa del Cpo dell'Ordine degli avvocati per ricordare vittime e dare una speranza: “Non siete sole”

“E ora qualche passo / da parete a parete, / su per questi gradini / o giù per quelli, / e poi un po’ a sinistra, / se non a destra, / dal muro in fondo al muro / fino alla settima soglia, / da ovunque, verso ovunque / fino al crocevia / dove convergono, / per poi disperdersi / le tue speranze, errori, dolori, / sforzi, propositi e nuove speranze. / […] curva dopo curva, / e stupore su stupore, / e veduta su veduta. / […] da luogo a luogo / fino a molti ancora aperti / dove c’è buio e incertezza / ma insieme chiarore, incanto / dove c’è gioia, benché dolore / […] e d’improvviso un dirupo, / […] Deve pur esserci un’uscita, / è più che certo. Ma tu non la cerchi, / è lei che ti cerca, / è lei fin dall’inizio / che ti insegue, / e il labirinto / altro non è / se non la tua, finché è possibile, / la tua, finché è tua, - fuga, fuga”.

Risuona nel silenzio, tra tanti volti attenti e partecipi, la voce dell’attrice Giovanna Battaglia. Nell'atrio del Palazzo di Giustizia, quello che tante donne ha visto passare con il loro carico di violenze, ha dato voce attraverso la bellissima poesia della poetessa polazza Wisława Szymborska, Nobel per la letteratura nel 1996, al “Labirinto” di tante donne nella Giornata contro la violenza.

Fiocchetti rossi e poesie contro la violenza alle donne, la manifestazione nell'atrio del tribunale

L'iniziativa congiunta del Comitato Pari Opportunità presieduto da Cettina Miasi di concerto con l’Ordine degli avvocati di Messina, guidato da Domenico Santoro ha visto partecipi il presidente della Corte di Appello Michele Galluccio, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello Vincenzo Barbaro, le presidenti del Tribunale Marina Moleti, del Tribunale per i Minorenni Maria Francesca Pricoco e del Tribunale di Sorveglianza Francesca Arrigo, oltre ai colleghi presidenti delle sezioni civili e penali del Tribunale e della Corte di Appello. 

Battaglia ha distribuito fiocchetti rossi a spilletta, simbolo del contrasto alla violenza di genere, indossati da avvocati, giudici, personale del Tribunale e utenti pronti a partecipare liberamente per dare un segnale di unione delle persone nella lotta contro la violenza, soprattutto da parte di chi lavora nel comparto giustizia. 

Per la Giornata internazionale, l’occasione è stata utile per fare il punto sull’impegno contro il fenomeno dei femminicidi e degli altri reati contro la donna: “Una manifestazione non solo simbolica - ha spiegato la presidente del CPO dell’Ordine Concetta Miasi - con l’obiettivo di incentivare tutti coloro che lavorano nel settore giustizia a salvaguardare le vittime di violenza in modo ancora più incisivo ed efficace. Molto si è fatto in questi anni, ma alla luce dei numeri, sempre più preoccupanti, ci attende ancora tanto lavoro su vari fronti”. L’impegno è innanzitutto sulla formazione delle prossime generazioni: “La violenza di genere è un fatto prima di tutto culturale - ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli avvocati Domenico Santoro - la strada principale è investire nella formazione. Noi avvocati possiamo dare il nostro contributo alla causa in tale direzione, formando, aggiornando, organizzando corsi anche dedicati a nuovi strumenti giuridici come il diritto collaborativo o le negoziazioni”. 

All’evento hanno preso parte tutti i componenti del CPO: la segretaria Carmela Spadaro, che ha presentato la manifestazione, Maria Isabella Celeste, Maria Pagano, Giuseppe Magrofuoco e Rita Carbonaro. 

Il presidente della Corte d’Appello Michele Galluccio ha ricordato i punti chiave per contrastare la violenza: “Bisogna attuare un potenziamento sul momento preventivo e soprattutto su quello repressivo che ancora non sono ancora sufficienti: far crescere contestualmente una sensibilità in tal senso” mentre il procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello Vincenzo Barbaro ha fornito numeri significativi su procedimenti e ordinanze in tema di reati contro la donna: “La risposta della giustizia c’è e c’è stata ma non è ancora soddisfacente. Possiamo e dobbiamo fare di più”.  Focus anche sui problemi dei minori: “Quello che mi sorprende ultimamente - ha evidenziato la presidente del Tribunale dei minori Maria Francesca Pricoco - è la sempre crescente compromissione dell’area dei sentimenti e dell’affettività all’interno delle famiglie. Ci sono situazioni di figli minorenni, anche infra14enni, che aggrediscono i genitori, anche attraverso l’uso di armi. Sembra che riescano a comunicare solo con la violenza, dunque il nostro impegno deve essere in primis sui minori”.  La presidente del Tribunale di Messina Marina Moleti ha chiuso il suo intervento con una battuta particolarmente significativa: “Vaccinati dal rispetto, immuni alla violenza”. La presidente del Tribunale di Sorveglianza Francesca Arrigo ha sollecitato una facilitazione dei percorsi di riabilitazione delle donne e la partecipazione ai momenti di incontro in centri specializzati; mentre la presidente del Tribunale della Famiglia Caterina Mangano ha parlato dei problemi emersi durante la pandemia illustrando una serie di iniziative e strumenti utili alla lotta della violenza di genere e in generale contro le forme di violenza e delle cosiddette buone prassi in ambito familiare. Infine il saluto dell’assessore comunale alle Pari opportunità e politiche sociali Alessandra Calafiore: “Programmazione e giovani sono le parole chiave che devono guidare la nostra azione quotidiana per affrontate le problematiche sociali come il fenomeno della violenza”. 

articolo modificato alle ore 14.55 del 25 novembre 2021 // aggiunte dichiarazioni partecipanti

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