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Cronaca

Al Cruillas come in “7 chili in 7 giorni”, denunce e sequestri per il falso studio di dietetica gestito da una messinese

Sviluppi dell'operazione "Light Diet" di Palermo che un anno e mezzo fa smascherò una falsa nutrizionista. Sgominata la banda: avevano organizzato un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’esercizio abusivo della professione. Identificati più di mille “pazienti”, di cui 55 minorenni

Dodici indagati e sequestro di beni per 135 mila euro per uno studio di dietetica abusivo gestito a Palermo da una messinese.

In azione, nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura, i finanzieri del comando provinciale di Palermo che hanno dato esecuzione a un decreto emesso d’urgenza dal giudice. I 135 mila euro sequestrati sono ritenuti profitto dei reati di associazione a delinquere, finalizzata alla truffa e all’esercizio abusivo della professione. Promettevano diete sicure e veloci, in realtà avevano messo in piedi una vera organizzazione a delinquere in uno studio di Cruillas.

"I protagonisti - dicono dalla Finanza - sono 12 persone già coinvolte nell’operazione "Light Diet" che un anno e mezzo fa smascherò una falsa nutrizionista.  L’attività investigativa sviluppata dai militari aveva consentito di sequestrare nel 2018  la sede dell’associazione 'Tra Sole e Luna – Amici della natura', a Cruillas, gestita da una messinese di 69 anni (G.A. le iniziali)".

In quella occasione i finanzieri avevano scoperto un vero e proprio studio professionale abusivo di dietetica e nutrizione. Le successive indagini hanno consentito di ipotizzare l’esistenza "di un vincolo associativo stabile, risalente almeno al 2013, fra la messinese, i due figli e altre nove collaboratrici, finalizzato alla commissione dei reati di truffa e di esercizio abusivo della professione di dietologo, nutrizionista o dietista", dicono dalla guardia di finanza.

Insomma, tutto avveniva come nel famoso film degli anni Ottanta con Carlo Verdone e Renato Pozzetto, "Sette chili in sette giorni", con strani professori e "pappe" dimagranti. Sono stati identificati circa 1.090 “pazienti”, di cui 55 minorenni, che si erano incautamente affidati alle prescrizioni alimentari dei membri della "banda". Alcuni hanno voluto sporgere querela, ritenendosi truffati per essere stati convinti che la 69enne e le sue collaboratrici fossero in realtà professioniste del settore regolarmente abilitate.

"Dietro il pagamento di una cifra di 50 euro - spiegano dalla guardia di finanza - apparentemente come quota associativa, i “pazienti”, dopo una preliminare visita, ricevevano veri e propri piani alimentari, calibrati sulle singole esigenze rappresentate e accertate nel corso di specifiche visite.  Gli ignari pazienti venivano, inoltre, convinti ad abbinare alla dieta l’assunzione di integratori alimentari di origine americana, venduti dagli indagati mediante il noto sistema del multi-level marketing. Alcune vittime hanno dichiarato di essere state indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati". Il giudice ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del gruppo Tutela Spesa pubblica del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

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