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Cronaca

Terminata l'emergenza covid pugno duro dell'Amam, otto messinesi su dieci sono morosi

In conferenza stampa sindaco e Cda dell'ente hanno fatto il punto sul recupero di 90 milioni di euro di crediti certi. Tremila condomìni sono in arretrato

Passata l'emergenza covid l'Amam non attenderà più gli arretrati dai morosi. Novanta i milioni di euro in totale di crediti certi ed esigibili per l'azienda acque presieduta da Loredana Bonasera. Oggi conferenza al Comune del consiglio d'amministrazione della Partecipata insieme al sindaco Basile e al direttore generale Salvo Puccio dove è stato fatto il punto della situazione. La fetta più grossa del debito è pari a 30mila euro e riguarda 3mila condomìni.

A Messina soltanto due messinesi su dieci pagano l'acqua regolarmente e alle scadenze fissate. Gli altri otto no. Tra gli enti pubblici resta il caso Iacp che ha un debito di circa 9mila euro.

"Non sarà una campagna di aggressione - ha sottolineato Basile - ma terminata l'emergenza coronavirus dove siamo stati tolleranti dobbiamo dire basta, anche perché pure l'Amam paga l'energia elettrica per fornire i servizi idrici". Sulle "cartelle pazze" rilevato che sul sorteggio di 75mila avvisi soltanto il 3% ha visto errori di trasmissione a utenti che avevano già ottemperato. Dal 22 novembre 2022 sono state inviate circa 6mila raccomandate per chiedere la voltura del contratto agli eredi che utilizzano immobili di parenti defunti, 75mile le raccomandate di sollecito pagamento con elenco delle fatture insolute. 

"Sebbene la gestione sana di Amam abbia consentito di poter soprassedere negli ultimi due anni da azioni forti di recupero dei crediti insoluti – ha aggiunto Puccio – l'Azienda oggi ha necessità di recuperare i suoi crediti anche per poter onorare i suoi debiti verso i fornitori di lavori e servizi i cui costi sono aumentati, primo tra tutti, quello relativo all'energia elettrica, fondamentale per poter consentire il funzionamento degli oltre 200 impianti di cui si serve la rete idrica di Messina per garantire ogni giorno la gestione ottimale del servizio".

Diverse le azioni in campo poste da Amam per facilitare la numerosa utenza che riscontra ogni giorno i solleciti ricevuti nell'ultimo mese e per i quali è stato prorogato il termine di regolarizzazione al 28 febbraio prossimo. "É necessario che cambi la cultura di ogni utente – ha osservato la presidente di Amam Bonasera - affinché sia proteso a regolarizzare i propri contratti e i relativi pagamenti dei consumi e per questo Amam ha posto in campo sempre maggiori strumenti di accesso ai servizi e di disbrigo delle pratiche amministrative presso gli sportelli al pubblico e anche da remoto".

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