La spiaggia del Ringo come una fogna a cielo aperto
Liquami che finiscono direttamente in mare e mettono in pericolo la salute dei numerosi bagnanti
Un vero e proprio scempio in una città che continua a non valorizzazione ciò che la natura le ha donato. La spiaggia del Ringo è l'ultimo esempio di degrado e inefficacenza che deturpano il territorio, in mare finiscono i liquami fognari che sgorgano da un fiumiciattolo che attraversa il torrente. Una situazione di grave pericolo per la salute dei tanti bagnanti che quotidianamente frequentano il litorale, potenzialmente tra i più suggestivi dell'intera zona.
A denunciare la situazione è l'ex presidente del Cus Nino Micali, in corsa nelle recenti elezioni amministrative per un posto in consiglio comunale. Micali ha acceso da tempo i riflettori sul tratto di costa che affianca un tratto di viale della Libertà, avviando anche una petizione per la salvaguardia e la riqualificazione del litorale su cui è prevista la realizzazione di un porticciolo.
"Il degrado di questo tratto di spiaggia rispecchia il volto di una città che non vuole cambiare. Pochi giorni fa, tutti eccitati per un articolo che decantava la bellezza di Capo Peloro. Ora con la stessa eccitazione provate a indignarvi su questo schifo. Il mare del Ringo dove si stanno riversando i liquami degli allacci abusivi è lo stesso di quello di Capo Peloro, lo stesso mare dello stretto di Messina. Speriamo in un pronto intervento istituzionale sia per risolvere il problema che sanzionatorio".