La denuncia della Bicchieri ai sindacalisti e ai vertici dell'Asp, arriva l'archiviazione
La dipendente del poliambulatorio di Villafranca, segretaria della Cisl Fp, aveva querelato sostenendo che ci fosse una campagna diffamatoria contro di lei. Il caso dei cinque giorni di lavoro che avevano fatto scattare l'aumento dello stipendio
Si chiude con l’archiviazione la denuncia di Giovanna Bicchieri, dipendente dell’Asp e segretario generale della Cisl Fp, nei confronti dei vertici dell’Asp, Bernardo Alagna (all’epoca dei fatti ancora commissario straordinario), la direttrice amministrativa Catena Di Blasi e il direttore sanitario Domenico Sindoni nonché dei sindacalisti di altre sigle Antonino Trino, Domenico La Rocca, Giuseppe Calapai e il giornalista Davide Gambale.
Secondo la Bicchieri avevano messo insieme una campagna diffamatoria nei suoi confronti per screditarla in vista delle future elezioni sindacali segnalando - tramite la pubblicazione di comunicati stampa - fatti riguardanti l'attribuzione alla Bicchieri della progressione economica orizzontale.
In pratica – segnalavano i sindacalisti - solo cinque giorni di lavoro in un anno, erano stati sufficienti per ottenere da parte della segretaria della Cisl Fp una valutazione positiva e strappare l'aumento di stipendio senza averne i requisiti.
Un caso che aveva fatto discutere nel 2020, ancora in piena pandemia. La Bicchieri. dipendente dell'Asp inquadrata nel ruolo di infermiera al poliambulatorio di Villafranca, aveva denunciato il 27 giugno 2022. La sindacalista, riferiva anche che i tre sindacalisti, con nota del 29 gennaio 2022, avevano richiesto all'Asp tutta la documentazione relativa all'attribuzione della PEO, sostenendo di agire nell'interesse del primo dei non eletti, senza, tuttavia, possedere la legittimazione necessaria e, altresì, denunciava l'Asp, in persona di Alagna Bernardo, Di Blasi Catena e Sindoni Domenico, in quanto responsabili della divulgazione di informazioni personali coperte daldiritto di privacy.
Il pm aveva già chiesto l’archiviazione ma la Bicchieri tramite il proprio legale si era opposta.
La Gip Tiziana Leanza non ha accolto l’opposizione in quanto “dall'esame della documentazione in atti non sussistono elementi idonei a corroborare quanto denunciato” sia per quanto attiene l’aspetto dei comunicati sindacali redatti “senza oltrepassare il valico del diritto di critica”, sia per la posizione dei vertici dell’Asp – difesi dagli avvocati Giulia e Giovanni Mannuccia - che nel dare seguito alla richiesta di documentazione da parte degli indagati, si sarebbe limitata solo a comunicare la regolarità delle procedure applicando “correttamente la normativa riguardante la tutela della privacy dei propri dipendenti, divulgando, unicamente, le informazioni
indispensabili e pertinenti relative alla procedura di attribuzione della Peo”.