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Cronaca

Anziana si frattura tibia e perone, da una settimana non trova un ospedale che la curi

La denuncia a Cittadinanzattiva dal figlio della 79enne che dovrebbe essere operata. Una odissea dal presidio di Sant'Agata di Militello al Papardo. Il segretario dell'associazione Pippo Greco: “Ci stiamo adoperando almeno per il ricovero”

Patisce le pene da venerdì 10. Da quando un incidente le ha procurato una frattura scomposta alla tibia e al perone riscontrata anche all’ospedale di Sant’Agata Militello nello stesso giorno. Deve essere operata. Ma non trova nessun ospedale che possa farlo.

E’ quanto denuncia il figlio di una signora di 79 anni all’associazione Cittadinanzattiva. La segnalazione è arrivata al segretario regionale Pippo Greco che ha avviato contatti urgenti con i presidi indicati e conferma il caso.

Ma quali disservi segnala la nota a Cittadinanzattiva? “Che ad oggi, mercoledi 15 aprile”, la signora di cui manteniamo l’anonimato, “non è ancora stata né operata né ricoverata in nessuna struttura della provincia di Messina. Venerdì 10 è stata visitata nell'ospedale di Sant'Agata di Militello e gli è stata riscontrata la frattura scomposta della tibia e del perone. Ci sono stati consegnati i referti e ci è stato indicato di presentarci al Papardo di Messina martedì 14. Al Papardo non accettano pazienti che non abbiano fatto il tampone, e questo ci viene telefonicamente comunicato dal Papardo stesso martedì 14. Ci presentiamo allora al pronto soccorso di Milazzo e, dopo aver fatto un colloquio con l'ortopedico, ci viene detto che non c'è posto neanche qui. Mercoledì 15 aprile, ore 10.29 – documenta la nota  - Siamo ancora in ospedale ad aspettare qualche notizia. A Sant'Agata ci viene nuovamente riferito che non possono operare perché non si è sanificato. Ritengo invece che la struttura sia attualmente "bloccata" poiché si attendono notizie sul fronte "trasformazione in centro misto covid". Mi appello quindi all'articolo 5 della carta dei diritti del malato il quale dice che nessun soggetto può essere vittima dei conflitti professionali e organizzativi  e dei cambiamenti repentini delle norme”.

Sul caso si è attivata l’associazione di tutela per i consumatori. “Ci stiamo adoperando intanto per il ricovero – spiega il segretario regionale – abbiamo allertato tutti i nostri contatti locali su Messina, siamo in attesa di risposte concrete dagli ospedali”.

“Intanto siamo anocra a casa in attesa di risposte - spiega il figlio della signora che ha avuto un incidente domestico - la nostra preoccupazione è che mia madre sta prendendo da quando è stata riscontrata la frattura, anche dei farmaci particolari come anticoagulanti che potrebbero avere effetti oppositi superando un certo periodo. Se non la ricoverano entro oggi non sappiamo neanche quali possono essere le conseguenze. Chiedo che entro oggi mia madre venga ricoverata ed operata perchè non si può pagare lo scotto di interessi legati alla gestione degli ospedali nè carenze comunicative. Avrebbero potuto comunicare subito l'esigenza di fare il tampone, cosa che non ci è stata chiesta”.

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