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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Diagnosticavano falsi tumori per rifare il seno gratis alle signore, in aula tre medici del Policlinico

Interrogatorio per gli imputati accusati Elio Calbo, il figlio Enrico e Massimo Marullo accusati di aver redatto false cartelle cliniche e peculato. La sentenza attesa il 4 luglio

Si avvia a conclusione il processo a carico di tre medici del Policlinico accusati di peculato e di aver redatto false cartelle cliniche con l'obiettivo di utilizzare delle sale chirurgiche del Policlinico per interventi di estetica.

Ieri sono stati sentiti dalla prima sezione del Tribunale di Messina, presieduta da Adriana Sciglio, i medici Elio Calbo, il figlio Enrico e Massimo Marullo, che hanno spiegato come effettuavano gli interventi.

I tre sono accusati di aver diagnosticato falsi tumori alle mammelle con l’obiettivo di poter rifare il seno alle signore, evitando così di sostenere spese in qualche clinica privata e appesantendo invece i conti dello Stato con interventi di chirurgia estetica.

Nessuna di loro è però imputata perché ignare, credevano che le procedure fossero lecite.

I giudici hanno passato in esame i dodici casi di “masectomia” nel reparto di endocrinologia diretto all’epoca dei fatti da Elio Calbo finito nel mirino nel 2016 – per prestazioni effettuate del 2011 al 2013 - quando su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Tiziana Leanza, finì agli arresti domiciliari. 

Il 4 luglio è prevista la sentenza.

I medici sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Carrabba e Piero Pollicino. Il Policlinico è coinvolto nella doppia veste: da un lato come parte civile, dall'altro come responsabile.

Impegnati nella difesa gli avvocati Carmelo Scillia e Giuseppe Vadalà Bertini.Parte civile anche una donna a cui avevano diagnosticato una neoplasia e avevano sottoposto ad intervento per ben quattro volte. La donna è difesa dall'avvocato Luigi Giacobbe.

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