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Cronaca

Università, dalla laurea a Tirana alle nomine: dieci domande al rettore Cuzzocrea da “Trasparenza e merito”

L’associazione parte civile al processo sulla concorsopoli all’Ateno di Catania punta i riflettori sulle attività del Magnifico. I quesiti che avanzano più di un sospetto su conflitti di interesse e questioni di opportunità. “Chi è in carica di una funzione di grande importanza istituzionale non può non chiarire il perché di certe azioni”

Dieci domande al rettore di Messina. Dalla rateizzazione di un debito della “megatuffa Sitel” alla recente scelta di gestire con una partecipata le attività sportive non solo per gli universitari. Sono quelle poste con una lettera aperta inviata anche al rettorato dall’associazione Trasparenza e merito con una lettera aperta di cui è portavoce Giambattista Scirè, protagonista di una ormai storica sentenza sul concorso per l’assegnazione di una cattedra per ricercatore in storia contemporanea. L’associazione, di recente riconosciuta parte civile al processo sulla concorsopoli all’Università di Catania che vede imputati 40 professori, ha deciso di partire proprio da Messina per quello che viene definito un “tour”  con precise domande da rivolgere ai rettori di alcune università italiane.

“La nostra associazione – si legge nella lettera -  richiamandosi e facendo proprio lo stile del compianto maestro del giornalismo italiano, Giuseppe D'Avanzo, consapevole che a proposito degli scandali accademici (e sulla totale assenza di provvedimenti degli Atenei e del Ministero per arginarli) viviamo un nuovo conformismo dell'informazione, sottopone al Rettore dell'Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, dieci semplici domande per le quali si aspetta risposte chiare, esaustive e coerenti. Chi è in carica di una funzione di grande importanza istituzionale, come la guida di una Università, non può non chiarire il perché di certe azioni. Occorrono trasparenza, disciplina e onore. Nessuna ombra o dubbio può sollevarsi sulla figura del Rettore – conclude la nota - che deve essere d'esempio perché è chiamato a ricoprire una importante funziona pubblica”.

Ecco le domande sottoposte al rettore:

1 ) Professore Cuzzocrea, durante il Suo mandato di Rettore dell’Ateneo, ha preso parte come membro in 5 commissioni di concorsi nel suo settore scientifico disciplinare, alcuni banditi anche dal suo stesso Ateneo, e alcune delle quali in conflitto di interessi con il candidato vincitore (come emerge dagli stessi verbali della procedura). Secondo il dlgs 165 del 2001 e secondo la legge 240/2010, i docenti possono far parte delle commissioni di concorso purché “non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali”. Cosa ha da dire?

2) Nel 2019 Lei non si è mai dimesso dalla commissione di concorso, pur in presenza di un chiaro conflitto di interessi con la candidata vincitrice, del quale è stato anche testimone di nozze, oltre ad avere la quasi totalità di pubblicazioni in comune come co-autore. Lo sa, Magnifico Rettore, che esistono almeno due sentenze di Tar Piemonte e Consiglio di Stato che stabiliscono che avrebbe dovuto astenersi?

3) Nel 2017 Lei è stato presente in ben 8 commissioni di concorso contravvenendo l’atto di indirizzo del Ministero sul Piano Anti Corruzione, che prevede la partecipazione durante il corso dell’anno a 2 (o al massimo 3, nel caso di un settore con pochi docenti) commissioni di concorso per ogni singolo docente? È eticamente corretto?

4) Professore Cuzzocrea, Lei ha autorizzato la nomina di un direttore di UOC (Unità operativa complessa) in Medicina fisica e riabilitativa non in possesso, al momento dell'espletamento del concorso e del conferimento dell'incarico, dei titoli previsti dalle norme sanitarie e del requisito previsto dai protocolli di intesa tra Regione Siciliana e Atenei siciliani e dal bando stesso, ovverosia l’appartenenza al settore scientifico disciplinare di riferimento. Tra l’altro Lei, nella stessa tornata concorsuale, ha approvato l’esclusione dalla partecipazione come candidato alla direzione di un’altra UOC un docente proprio perché non appartenente al settore di riferimento. Perché ha utilizzato due pesi e due misure?

5) Perché lei, da Rettore, ha approvato ed attuato protocolli d'intesa con la Regione per le nomine della dirigenza medica che contengono norme non in linea con le leggi nazionali ed incongrue?

6) Nella sua prima seduta del senato accademico del 7 maggio 2018, Lei comunica che è stata accordata a suo zio una lunga rateazione (48 mesi) della somma (462mila euro) da restituire all’Ateneo a proposito della megatruffa di Sitel, la società di proprietà dei fratelli Cuzzocrea (Diego, Aldo e Dino) che gestì per un decennio l’appalto della farmacia del Policlinico, che si era vista rinnovare l’affidamento e che aveva continuato a gestirlo in forza di una serie di proroghe sanzionate, penalmente e contabilmente, dalle autorità giudiziarie competenti. La decisione della delibera cui fa riferimento è stata assunta prima che Lei assumesse la carica? Non ritiene che vi siano violazioni della trasparenza e una palese inopportunità, visto che le persone citate sono i suoi zii?

7) Professore Cuzzocrea, ci risulta che Lei ha conseguito, nell'a.a. 2014-2015, una laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Tirana. Ciò accadeva mentre era contemporaneamente pro-rettore alla ricerca e direttore di una Unità Farmaci Antiblastici del Policlinico di Messina, dunque con ingenti responsabilità. Dal momento che nei corsi di laurea in medicina e chirurgia è richiesta una frequenza assidua (almeno il 67%) delle attività formative, come ha potuto seguire il percorso?

8) Oltre ad essere il Rettore dell’Università, Lei ha mantenuto il ruolo di Responsabile di programma Interdipartimentale presso l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Messina, che prevede la presenza in servizio, l'assistenza e la partecipazione a progetti obiettivi e sperimentazioni. Come ha potuto conciliare i due impegni?

9) Attualmente Lei percepisce l’indennità di funzione come Rettore, l’indennità di equiparazione assistenziale e le indennità relative al ruolo di responsabile Ufa in un progetto di preparazione farmaci biologici. Al di là della dubbia cumulabilità degli incarichi, non ritiene che sia disdicevole collezionare una mole così ingente di indennità?

10) La legge 394/77 regola le modalità di erogazione dello sport a favore degli studenti e della gestione degli impianti sportivi universitari e sancisce che deve espletarsi esclusivamente tramite associazione sportiva affiliata al Cusi (che ha già presentato ricorso al Tar). Perché dunque ha dato vita ad una Società Sportiva, la Ssd Unime, interamente partecipata dall’Ateneo per svolgere in “house” il servizio che però non può occuparsi di sport universitario? Lo sa che questo comporta anche la rinuncia ai contributi destinati a tale scopo?

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