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Cronaca

Dispersione scolastica in calo e nuovi accorpamenti di plessi: le risposte di Vadalà

A quasi un anno dall'insediamento il dirigente scolastico provinciale traccia un'analisi sulle questioni più dibattute nel settore Istruzione

Il rischio che nei prossimi anni altre scuole di capoluogo e provincia vengano accorpate in unico Istituto è concreto. Ma il dirigente provinciale Stello Vadalà spiega che bisogna attendere i provvedimenti ufficiali e che nei prossimi mesi l'ipotesi potrebbe anche non verificarsi, dunque meglio attendere L'allarme lanciato dalla Flc Cgil Sicilia che parla dal 2024/2025 di 109 scuole accorpate in tutta l'isola con un aumento della soglia minima di studenti da 600 a 900 c'è anche a causa del taglio di fondi nazionali. Vadalà che a marzo festeggerà un anno dal nuovo incarico risponde: "Parliamo di una finanziaria che ancora deve superare tutti i passaggi di legge e dunque siamo agli albori di possibili decisioni, nel Messinese l'unico problema di scuola sottodimensionata si è verificato alla Giovanni XXIII unita alla Leopardi, in questo momento non abbiamo dati aggiornati ma la posizione della Cgil è da tenere in considerazione, comunque l'accorpamento non significa chiusura di scuole ma la destinazione in un solo istituto, dunque un unico fondo, un solo personale per i vari plessi, certo andranno a ridursi gli incarichi per i dirigenti". 

Sicilia, scuole verso nuovi accorpamenti

A breve invece l'ufficio scolastico regionale diffonderà i numeri ufficiali sulla dispersione scolastica: "Ma da quello che sappiamo i numeri sono nettamente in calo in tutta la nostra provincia, questo è un ottimo risultato". Sul fronte delle iscrizioni le cifre sono in elaborazione anche se si parla di un aumento della scelta dei Licei rispetto agli Istituti tecnici. Capitolo bullismo: "Abbiamo partecipato a numerose iniziative - dichiara Vadalà - abbiamo un dirigente responsabile del settore che sta seguendo i progetti che è la professoressa Laura Tringali, ma ciò che per noi è fondamentale è la collaborazione delle famiglie, sono loro a dover segnalare questi disagi che a volte possono essere anche richieste d'aiuto dei ragazzi". 

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