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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lipari

Lavori a Ginostra, abitanti sul piede di guerra per espropri e demolizioni: "Dovranno passare sul nostro corpo"

Sotto accusa il progetto di consolidamento del costone roccioso. L'appello a Musumeci per "un progetto che rischia di essere l’ennesimo spreco di denaro pubblico a danno di tutta la comunità"

Pronti a clamorose forme di protesta gli abitanti di Ginostra per chiedere la messa in sicurezza immediata del costone roccioso di Ginostra e la revisione del progetto i cui lavori sono già stati appaltati. “Abbiamo avuto modo di visionare il progetto dei lavori di consolidamento del costone e scogliere fronte mare di Ginostra e abbiamo appreso che non solo non è prevista la messa in sicurezza del villaggio e delle sue case ma addirittura si prevede di abbattere delle abitazioni in situazione di pericolo anziché consolidare la base su cui poggia la nostra frazione. E’ prevista una rete di protezione per evitare la caduta dei massi a valle (zona portuale), assolutamente inadeguata secondo la nostra esperienza – continuano gli esponenti del comitato Per Ginostra – ci aspettavamo degli interventi di sottomurazione per evitare il crollo delle abitazioni e della piazza ma nulla di tutto ciò è previsto. Con oltre tre milioni di euro, tanta era la cifra che era stata prevista dal Governo Nazionale, nell’ambito dell’emergenza Stromboli, per il costone di Ginostra, si poteva veramente ridare serenità al villaggio eseguendo tutte quelle opere necessarie. Evidentemente le logiche sono diverse.

Non permetteremo mai, dovranno passare sui nostri corpi, la demolizione delle abitazioni in procinto di crollare, abitazioni già esistenti dalla fine dell’800 e frutto dei sacrifici di intere generazioni di ginostresi. Se oggi siamo arrivati a questo punto è solo perché nonostante le nostre reiterate richieste mai nessun intervento concreto è stato fatto negli anni.”

“Facciamo appello alla sensibilità del Presidente della Regione Nello Musumeci, che negli anni si è dimostrato vicino alla nostra comunità, affinché intervenga sulla questione prima che sia troppo tardi.

Lo scorso febbraio, lo stesso presidente Musumeci aveva chiesto interventi immediati al Genio Civile di Messina e al Comune di Lipari, per mettere in sicurezza le case ed il costone, chiedendo di valutare interventi di somma urgenza e la mobilitazione di uomini e mezzi. Da allora nemmeno un sopralluogo è stato fatto adducendo che l’intervento che era previsto avrebbe risolto il problema e che i lavori sarebbero iniziati entro la fine di febbraio. Intanto le frane continuano e sul posto non vi è nemmeno un cartello che indica il pericolo.

Se non avremo chiarimenti e riscontri nel più breve tempo possibile attueremo clamorose forme di protesta al fine di richiamare l’attenzione dei nostri governanti, della stampa locale, nazionale ed internazionale.

Siamo pronti a tutto pur di difendere il nostro villaggio e avere riconosciuti i nostri diritti. Non permetteremo che il villaggio scivoli a valle nell’indifferenza generale o peggio ancora che vengano abbattute le nostre case.”

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