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Cronaca Librizzi

Dissesto idrogeologico a Librizzi, in sicurezza la circonvallazione

Il progetto prevede la realizzazione di una barriera paramassi a elevato assorbimento di energia, lunga circa ottanta metri e posta alla base del pendio, allo scopo di intercettare il materiale lapideo che tende a invadere la carreggiata, con grave pregiudizio per i veicoli in transito. Si procederà inoltre con la pulizia delle pareti rocciose effettuata da personale specializzato

Dietro la fredda dicitura tecnica ‘aggiudicazione dei lavori di contenimento del centro abitato’, gli abitanti di Librizzi, possono finalmente leggere lo stop ai disagi subiti e ai pericoli cui sono andati incontro nel percorrere l’importante arteria viaria che collega le due parti del paese. La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal governatore Nello Musumeci, ne ha programmato la messa in sicurezza, colmando una lacuna ultradecennale.

Si chiude in questo modo un’annosa vicenda, con un intervento di completamento che stavolta riguarda la viabilità e che consentirà di unire il paese di Librizzi. Verrà ripristinata, infatti, la piena e sicura funzionalità della circonvallazione - che collega la parte a valle con il versante a nord - e quindi piazza Catena con piazza Madrice (sede della Chiesa di San Michele Arcangelo e del plesso scolastico statale Rita Levi Montalcini), in un’area che conta anche numerose abitazioni e che ha una classificazione R4, di rischio molto elevato.

A eseguire le opere, secondo il responso di gara comunicato dagli Uffici diretti da Maurizio Croce, sarà la Moretti Quintilio srl di Teramo, in ragione di un ribasso del 32,1 per cento. Stiamo parlando dell’unica strada di accesso a una zona densamente popolata, una sorta di circonvallazione più volte chiusa per motivi precauzionali, in seguito alla caduta, sul tracciato stradale, di massi staccatisi dal costone, con danni alla pavimentazione e alle infrastrutture.

Il progetto prevede la realizzazione di una barriera paramassi a elevato assorbimento di energia, lunga circa ottanta metri e posta alla base del pendio, allo scopo di intercettare il materiale lapideo che tende a invadere la carreggiata, con grave pregiudizio per i veicoli in transito. Si procederà inoltre con la pulizia delle pareti rocciose effettuata da personale specializzato.

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