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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santa Teresa di Riva

Rifornivano la Jonica di cocaina e crack, otto arresti

Il blitz dei carabinieri contro una banda criminale attiva tra Santa Teresa di Riva e Furci. Un sistema di spaccio consolidato con la droga lanciata anche dalle finestre

Cotto e crudo. Così la merce piazzata sul mercato veniva indicata, come se fosse prosciutto. Ma in realtà si trattava di crack e cocaina spacciate da un'associazione criminale sgominata dai carabinieri. Otto arresti e un obbligo di firma, questo il verdetto al termine del blitz effettuato dai militari di Taormina e Santa Teresa di Riva dopo accurate indagini, effettuate anche grazie a diversi testimoni.

Sulla base degli elementi emersi, gli indagati avrebbero posto in essere un’attività di spaccio, in modo sistematico, attraverso un’assegnazione di ruoli nell’ambito dell’associazione, che vedeva un sodale quale vertice del gruppo, un suo “braccio destro”, ritenuto uomo di fiducia, e altri soggetti che, in base a compiti diversificati, provvedevano all’approvvigionamento della droga, principalmente proveniente dal capoluogo, alla preparazione e alla cessione delle dosi. Attraverso questo tipo di organizzazione, con una base logistica individuata nell’appartamento del capo del sodalizio, si sarebbe assicurato uno smercio incessante e quotidiano delle sostanze stupefacenti da parte dei pusher, i quali, con disinvoltura e spregiudicatezza, si occupavano della cessione delle sostanze e della riscossione del denaro consegnato dagli assuntori della droga. In molte occasioni, le dosi sarebbero state lanciate direttamente dalle finestre dell’appartamento e ricevute “al volo” dagli spacciatori, che le avrebbero poi cedute agli acquirenti, con movimenti rapidi al fine di eludere i controlli delle Forze dell’Ordine. 

Durante lo svolgimento dell’attività investigativa dei militari che ha portato all’esecuzione del provvedimento cautelare, i Carabinieri avevano già proceduto all’arresto in flagranza di reato di sei persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, nonché al deferimento, in stato di libertà, di altre due e alla segnalazione di sette giovani alla Prefettura di Messina persone, quali assuntori di droghe. 

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

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