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Cronaca

Nel casolare delle armi spunta pure la droga, scattano quattro arresti

L'operazione dei carabinieri dove avevano già sequestrato un arsenale. I provvedimenti cautelari per i fratelli Costantino, il 41enne La Camera e un catanese. Coinvolta una quinta persona. Sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio

La droga era nascosta in nei pressi di un casolare dove già erano state sequestrate armi e droga. E' quanto scoperto dai carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare.

Il provvedimento è stato emesso nei confronti di 4 persone,  (tre in carcere e uno ai domiciliari) mentre una quinta persona è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I cinque sono ritenuti responsabili – a vario titolo – di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso. 

Destinatari del provvedimento i messinesi Giovanni Costantino 49 anni,  Giuseppe Costantino, 35anni, Mario La Camera , 41 anni ed il 56enne catanese  Vito Salvatore scuderi, mentre l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ha riguardato G. G. 49 anni, messinese. 

La misura cautelare  costituisce l’epilogo di un’attività investigativa, coordinata dalla Procura, condotta dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Messina Sud ed avviata in seguito all’arresto in flagranza di reato, eseguito esattamente un anno fa, di Vincenzo Costantino, trovato in possesso, in un casolare di Santa Lucia Sopra Contesse, di un arsenale di armi e munizioni, tra cui una pistola semiautomatica calibro 9mm parabellum marca “SITES” modello “Spectre HC” e di un consistente quantitativo di droga.

Le indagini hanno permesso di accertare come, nonostante l’arresto di Costantino il fratello Giovanni Costantino ed il nipote  Giuseppe Costantino avrebbero proseguito ad utilizzare quei terreni come base logistica continuando a depositare e smerciare importanti quantitativi di  marijuana, nella convinzione che quei luoghi non sarebbero più stati controllati dai carabinieri. I due avrebbero utilizzato l’esteso terreno a monte dell’abitazione rurale del congiunto per interrare lo stupefacente ed occultarlo tra la vegetazione, conservandolo all’interno di alcuni contenitori, in plastica o vetro, così da eludere eventuali controlli di polizia presso le loro abitazioni.

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I contenitori, con all’interno quantitativi diversi di marijuana, erano nascosti in vari punti del terreno affinché fosse possibile reperire, al momento delle cessioni, la giusta quantità di stupefacente richiesto dal compratore. 
La Camera, a sua volta, avrebbe svolto il ruolo di intermediario, acquistando partite di droga dai due Costantino per conto di altri soggetti, allo stato non identificati, che, a loro volta, provvedevano a rivenderlo. 

Il catanese Scuderi è invece ritenuto responsabile di avere rifornito il gruppo messinese delle partite di stupefacente. Infine, G.G. è indiziato di avere partecipato ad una cessione di stupefacente.  Nel corso delle indagini sono state eseguite diverse perquisizioni che hanno consentito di sequestrare oltre un chilo di marijuana. 

Il blitz dei Carabinieri che aveva portato all’arresto di Costantino Vincenzo era scattato il 16 maggio 2018, in un casolare di Santa Lucia Sopra Contesse, nella sua disponibilità. I militari dopo lunghi appostamenti, anche notturni, avevano rilevato dei movimenti sospetti ed avevano fatto irruzione perquisendo i locali ed effettuato degli scavi nel terreno adiacente la struttura, scoprendo, sotterrati a circa mezzo metro dalla superficie, diversi recipienti in vetro e plastica contenenti armi, in perfetto stato di conservazione, munizioni e droga. Erano così state rinvenute e sequestrate: una pistola semiautomatica calibro 9mm parabellum marca “SITES”, modello “Spectre HC”, di elevata capacità offensiva; un revolver “Smith & Wesson” calibro 357 magnum; due fucili con canne mozzate; 125 proiettili calibro 9X19 e 60 cartucce per fucile; 1 chilo di marijuana e 3 chili di hashish nonché la somma di 10.000 euro in contanti. 

Dopo le formalità di rito i due Costantino e La Camera sono stati trasferiti presso il carcere di Gazzi, mentre Scuderi è stato condotto al carcere di Catania Piazza Lanza.

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