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Cronaca

Eroina in "offerta speciale", maxi blitz antidroga: coinvolta anche Messina

La base del gruppo criminale era a Catania. Dalle indagini è emerso un articolato sistema di gestione del traffico di stupefacenti, i cui proventi illeciti erano stimati in diverse centinaia di migliaia di euro

Nelle prime ore della mattina, i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Ttribunale etneo nei confronti di 14 persone. Sono accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine con 26 indagati, che coinvolge sei province compresa Messina, svoltasi da febbraio a dicembre 2020, ha consentito di accertare l’esistenza di una organizzazione criminale che vendeva al dettaglio eroina.

I nomi degli indagati

La famiglia Mannino a capo dell'organizzazione

Al vertice c'era il nucleo familiare riconducibile ad Antonio Mannino, all’epoca detenuto agli arresti domiciliari, che si avvaleva della collaborazione dei suoi due figli Domenico e Salvatore (non colpiti da ordinanza in quanto già cautelati in altro procedimento penale per condotte analoghe), servendosi anche di altri complici, ognuno con una specifica area di competenza. L’indagine, sviluppata con intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che attraverso videoriprese e pedinamenti, ha delineato l’operatività di uno stabile gruppo criminale, strutturato secondo una precisa suddivisione territoriale e con una cassa comune, in cui confluivano circa 3.000 euro al giorno. Mannino forniva a tutti telefoni con sim intestate a soggetti extracomunitari. Per comunicare utilizzavano nomi e frasi in codice. Per i clienti c'erano anche degli "sconti", ad esempio venivano proposte 3 dosi di eroina al costo di 2, da qui il nome dell’indagine "3X2".

Quantitativi di eroina sempre più grossi

ll gruppo si sarebbe occupato sia della cessione al dettaglio, sia di rifornire stabilmente altri gruppi criminali operanti nel capoluogo e in altri paesi della provincia etnea, quali, ad esempio il gruppo di origine rom/sinti dei “camminanti” di Adrano. L’indagine ha messo in luce il riutilizzo dei proventi dell’eroina al netto delle percentuali spettanti agli associati, per l’acquisto di sempre più ingenti quantitativi della medesima sostanza, fino ad arrivare anche a panetti dal peso complessivo di 3 kg mensili.

Gli indagati e gli arrestati

Sono state arrestate 8 persone e denunciate altre 3, e sono stati recuperati oltre 600 grammi di eroina. Il Gip ha disposto la custodia in carcere per nove indagati e l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per altri cinque. Nel medesimo contesto sono state denunciate in stato di libertà dodici persone.

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