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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza infanzia, se l'amministrazione comunale “snobba” l'evento del garante: è polemica

Era stato chiesto anche il patrocinio ma nessuno ha risposto. L'attacco del consigliere comunale Alessandro Russo: “Mentre al dibattito pubblico emergeva un quadro molto grave della gestione dei servizi territoriali, il Comune era in piazza con un evento ludico-ricreativo”

Nessun esponente dell'amministrazione comunale al convegno organizzato dal garante dell'Infanzia del Comune di Messina,  in occasione della “Giornata Mondiale”. Una assenza che non è passata inosservata né duranti i lavori, lo scorso 19 novembre, nè dopo soprattutto per le difficoltà emerse e le emergenze legate al mondo dell'infanzia e dei ragazzi. Difficoltà rappresentate dai vari illustri partecipanti, fra cui il direttore della neuropsichiatria infantile del Policlinico Gabriella Di Rosa e il procuratore della Repubblica per i minorenni di Messina, Andrea Pagano. 

Testimonianze e analisi che hanno messo in evidenza le carenze del territorio messinese nelle risposte all'emergenza infanzia acuita ulteriormente durante la pandemia. Prestigiosi sono stati anche i patrocini all'evento formativo tra cui l'associazione italiana magistrati minori e famiglia, Unime Asp e tre ordini professionali. Nanche a dirlo mancava solo il patrocinio del Comune di Messina, regolarmente richiesto ma ignorato.

A sottolineare quello che ora viene visto come un grave “disimpegno” è il consigliere comunale Alessandro Russo anche perchè l'incontro  ha costituito un momento significativo per fare il punto sulle politiche di contrasto al disagio giovanile, di stimolo all'inserimento sociale e – in generale – sulle politiche che vedano i minori quali soggetti deboli, meritevoli di tutela e di cura nei casi più gravi al fine di un loro recupero in benessere ed equilibrio sociofamiliare.

“La Giornata ha offerto una occasione di riflessione molto attenta su questi temi grazie al Convegno organizzato dal Garante dell'Infanzia del Comune di Messina, Angelo Costantino, presso l'aula magna del rettorato di Messina, alla presenza di tutte le Autorità del settore: dalla Magistratura ordinaria a quella minorile, dall'ASP alle aziende sanitarie e sociosanitarie - scrive Russo -  Stride forte, in questo scenario, l'assenza dell'Amministrazione Comunale di Messina, che non ha ritenuto di partecipare all'evento nonostante sia la delicatezza dei temi, che la rilevanza degli stessi. Mentre al dibattito pubblico, peraltro organizzato da una figura istituzionale del Comune, ossia il Garante dell'Infanzia, emergeva un quadro molto grave della gestione dei servizi territoriali nella tutela dei diritti dell'infanzia, con una forte recrudescenza post pandemica di psicopatologie che affliggono un numero impressionante di minorenni – si parla di oltre il 50% di accessi in più rispetto agli ultimi anni prima della pandemia - , il Comune, Ente che territorialmente pure ha una voce in capitolo importantissima, con la sua rete di assistenti sociali e col suo ruolo di necessaria “cabina di regia” dei gestione e primo trattamento di questi casi, risultava assente. Fatto grave di per sé ma che certamente appare ancor più grave alla luce della circostanza che in quelle stesse ore in cui dal convegno all'Università si delineava un quadro così complicato, il Comune aveva organizzato un evento ludico-ricreativo in Piazza Unione Europea, costato 4.270 euro con un affidamento diretto sotto soglia, teoricamente organizzato per “festeggiare” la “Giornata Mondiale dell'Infanzia”: momenti di “festa e socializzazione” in piazza con eventi di sport, si animazione, di gusto dei prodotti di questo territorio. All'evento di divertimento in piazza, l'Amministrazione era presente, patrocinando e presenziando durante le varie fasi di svolgimento”.

Russo non mette in dubbio la bontà dell'evento e la qualità degli organizzatori, ritiene tuttavia grave e da stigmatizzare pubblicamente “come in un momento di studio e approfondimento sul disagio post pandemico dell'infanzia, l'Amministrazione non abbia voluto presenziare mentre abbia preferito celebrare la “Giornata” mondiale con un momento ludico in piazza”.

“Le occasioni offerte dalle varie “Giornate” mondiali non sono intese come momenti di rappresentazioni sterili fini a se stesse - insiete il consigliere del Pd - né come occasioni di celebrazione o di “ricordo” da interpretarsi con feste, eventi o momenti di svago e distrazione leggeri. Sono, tutt'altro, occasioni per fare il punto sullo stato dell'arte circa i temi che sono oggetto delle “Giornate” stesse, per comprendere cosa sia stato fatto, cosa debba essere migliorato, cosa debba ancora farsi per correggere quel che non va. La lettura, da parte dell'Amministrazione, della “Giornata Mondiale dell'Infanzia” quale momento di svago in piazza, quasi che – trattandosi di bambini – si dovesse organizzare l'ennesimo spettacolino festante, è fortemente da stigmatizzare. Ci si chiede: quali sono le ragioni per tale disinteresse? Qual è lo stato dell'arte sulla gestione, da parte di competenza del Comune, dei casi di minori affidati al nostro servizio sociale comunale alla data odierna? Quali sono i dati relativi all'andamento del nostro servizio sociale in relazione alle politiche di tutela della salute dei minori? Perché si è preferito organizzare un evento in piazza, con dispendio di risorse pubbliche, piuttosto che presenziare ad un evento organizzato – su temi gravi e allarmanti – dal Garante dell'Infanzia? Su tutto questo, si attende una risposta netta da parte dell'Amministrazione. Perché almeno sui temi di grande delicatezza, come il trattamento della salute dei minori, la politica non deve essere occasione delle solite scenette sui social o di penosi altri siparietti ludico ricreativi in piazza”.

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