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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Barcellona Pozzo di Gotto

Strage di Barcellona, si invoca sicurezza nella fabbriche dei botti

Il presidente della Toscana Enrico Rossi, scrive a Bonaccini indicando lo studio dell'Inail: "Su cinquecento addetti in Italia nel settore pirotecnico, dal 2013 risulta pervenuto all'Inail un totale di 69 denunce d'infortunio, 24 mortali”

Regole e procedure di sicurezza efficaci e univoche per le aziende che producono fuochi d'artificio e altro materiale pirotecnico, per scongiurare i rischi per lavoratori e tutelare la sicurezza dei cittadini. A chiederle con una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, all’indomani della tragedia che ha colpito Barcellona Pozzo di Gotto con cinque persone che hanno perso la vita nell’esplosione della fabbrica dei fuochi di artificio, è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all'indomani dell'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio a Barcellona Pozzo di Gotto. A Bonaccini il presidente Rossi chiede di prevedere all'ordine del giorno della prossima seduta un approfondimento su questi temi. Nella lettera il presidente cita uno studio condotto da Inail, in collaborazione con Vigili del fuoco Dipartimento pubbblica sicurezza e Ministero della difesa secondo il quale, nel 2018, "Su un totale di circa 500 addetti in Italia nel settore pirotecnico, dal 2013 risulta pervenuto all'Inail un totale di 69 denunce d'infortunio, di cui ben 24 casi con esito mortale (35%). Nel 2015 ci sono stati 16 infortuni mortali". "Nella mia regione - si legge ancora nella lettera - sono una decina le fabbriche di materiale pirotecnico, ma in tutta Italia se ne contano circa 280, di cui il 75% concentrate nel Mezzogiorno. Il carattere prevalentemente artigianale e manuale delle lavorazioni svolte, unitamente alle dimensioni aziendali estremamente contenute nonché la manipolazione di materiale esplosivo, espongono il settore a un rischio infortunistico particolarmente elevato".

Salgono a cinque le vittime di Barcellona

"Per questo motivo è importante - continua Rossi - nell'ambito del tavolo politico sulla sicurezza del lavoro recentemente attivato con le Regioni e le Province autonome e i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali e della Salute, lavorare insieme, con una particolare attenzione anche alla tematica delle fabbriche di materiale pirotecnico, per individuare opportuni ed efficaci misure, di prevenzione, protezione e gestionali, tali da far tendere il rischio a zero". "Occorre valutare accuratamente il rischio di incendio e di esplosione per tali attività e mettere in campo ogni utile iniziativa per garantire il rispetto delle normative di sicurezza e prevenzione che regolano il settore, un'adeguata formazione delle maestranze sui rischi specifici dell'attività, la corretta pianificazione delle attività lavorative - conclude Rossi - E' indispensabile definire chiare ed efficaci procedure gestionali, oggetto di specifica formazione, dipanando la complessa e articolata normativa in materia, che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che quelli di pubblica sicurezza e di sicurezza antincendi, così da fornire regole inequivocabili ai datori di lavoro".

La strage beffa: “Lavoravano per la sicurezza”

"In questo momento di sgomento per la tragedia di Barcellona Pozzo di Gotto, l'Inail esprime muto cordoglio per le vittime del terribile incidente. L'istituto ha già avviato tutte le attività di propria competenza per garantire concreto sostegno ai feriti e alle famiglie delle vittime". Lo dice Carlo Biasco, direttore regionale Inail per la Sicilia, che aggiunge: "Fatti come quello avvenuto ieri sera ci fanno capire che una legislazione sulla sicurezza, seppure avanzata come quella italiana, non basta, se le misure di prevenzione non vengono correttamente e rigorosamente applicate". "La concomitanza con la settimana dedicata agli infortuni scolastici ci fa riflettere sul tema della formazione - conclude -: è proprio dalla scuola che occorre partire per formare lavoratori e datori di lavoro consapevoli dei pericoli presenti, non solo in ambito scolastico, ma in tutti i luoghi di lavoro".

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