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Cronaca

Tour tra l'arte del Ventennio per ricordare la Marcia su Roma, esplode la polemica

I social si infiammano per l'iniziativa di Discover. Il rettore prende le distanze e l'ex assessore Ialacqua accusa: "Manifestazione assurda". La replica dello storico Principato. Gli organizzatori annullano tutto

Un tour dal sapore nostalgico tra l'arte e i monumenti fascisti in occasione dell'anniversario, il centesimo, della marcia su Roma.

Sta scatenando polemiche a raffica l'iniziativa a Messina dell'agenzia turistica Discover che ha organizzato per mercoledì 26 ottobre una visita guidata a pagamento, 15 euro a persona, (con tanto di degustazione finale) tra l'arte e l'architettura del ventennio fascista e dunque tra gli edifici realizzati tra le due guerre mondiali.

Non solo perché sembra riproporre un rituale basato sul cliché “il fascismo ha fatto anche cose buone” in un momento particolarmente delicato nella storia del Paese in cui lo spettro del fascismo si agita nei dibattiti politici. C'è di più: nella locandina viene riportato che l'iniziativa è organizzata "Nel centenario della marcia su Roma (1922-2022)" - la presa del potere con la violenza che per i fedelissimi del Duce ha rappresentato un mito - e si gioca con le parole riproponendo "la marcia su Messina".

La partenza alle 18 vedrà il giro tra Palazzo Zanca, del Catasto, Palazzo Inail, Banco di Sicilia, Ina, stazione ferroviaria e marittima, palazzo Piacentini e Palazzo dell'Università, tutti edifici ideati secondo le idee architettoniche del Ventennio.

E già ci sono le prime prese di distanza. A cominciare dal rettore dell'Università Salvatore Cuzzocrea che assicura a MessinaToday di non aver autorizzato alcuna visita in Ateneo a Discover Messina nell'ambito di questo "evento".

L'ex assessore comunale, esponente di Sinistra, Daniele Ialacqua con un lungo post su facebook ha commentato con disgusto l'iniziativa: "Al momento ho pensato ad uno scherzo, seppure di cattivo gusto, ma poi andando a cercare sulla pagina facebook degli organizzatori ho trovato questa "bella" locandina che conferma la triste e vergognosa realtà. A Messina c'è insomma chi ha pensato bene di "ricordare" il centenario della Marcia su Roma, ovvero la data simbolo dell'ascesa al potere di Mussolini e della ventennale e violenta dittatura fascista, con un "simpatico" tour, chiamato sarcasticamente "Marcia su Messina", per ammirare l'arte e l'architettura fascista a Messina, da concludersi con una "bella" schiticchiata (per i non messinesi una "bella mangiata") a base di focaccia e arancini. Una dittatura - prosegue Ialacqua - che ha seminato morte e distruzione, che ha perseguitato gli oppositori politici, mandato nei campi di concentramento gli ebrei, portato l'Italia in guerra con le conseguenze disastrose che sappiamo, di fronte a tutto questo c'è chi si permette di ricordare le meravigliose opere  architettoniche della dittatura fascista. È come se in Germania ricordassero il giorno dell'incendio del Reichstag o la notte dei lunghi coltelli, date simbolo della feroce dittatura di Hitler in Germania organizzando un tour per ammirare l'architettura nazista. Non mi rimane - conclude - che sperare che gli organizzatori si rendano conto della vergognosa gaffe e ritornino sui propri passi e che in città si esprima un'unanime ed aspra critica per questa assurda iniziativa". 

Il tour vedrà la partecipazione quale guida dello storico Nino Principato che da tempo collabora con Discover Messina.Le polemiche di queste ore? Principato non si scompone: "Mi occupo di arte e se il caso esalto l'arte fascista come quella nazista e quella comunista, non mi creo problemi, se il problema invece è quanto riportato nella locandina che si tolgano le frasi che ricordano la Marcia su Roma e dopo aver fatto questo l'iniziativa per me potrà tenersi ugualmente". 

Intanto Discover ha deciso di annullare tutto: "In qualità di organizzatori dell'evento del 26 ottobre denominato "Quattro passi a Messina: Arte e Architettura del ventennio fascista" siamo a precisare che non c’è stata e non ci sarà mai da parte nostra l’intenzione di celebrare fenomeni odiosi come il fascismo che ripudiamo assolutamente e senza mezzi termini. Lo scopo di questa attività era quello di far conoscere i palazzi e i monumenti realizzati nel “ventennio” in questione, salvaguardati ed esistenti ancora ai giorni nostri senza per questo suscitare scandalo o desiderio di demolizione. Malgrado ciò non intendiamo esporci ad alcun fraintendimento, né tanto meno alla denigrazione che purtroppo da qualche ora abbiamo registrato sui social network. Chi ci conosce sa molto bene quali sono i valori che contraddistinguono la nostra realtà. A scanso di equivoci, con la massima serenità, preferiamo annullare l’evento previsto per il 26 ottobre con l’auspicio che questo chiarimento possa rasserenare gli animi di quanti si sono sentiti offesi".

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